Il sindaco Floris in Senato rivendica aiuti dallo Stato

 L'Ente Lirico cagliaritano deve essere rilanciato perché è un'istituzione importante per la città e la Sardegna. Lo dimostrano gli undicimila abbonati, più numerosi di quelli del Cagliari calcio. Il governo non può aiutare le grandi Fondazioni come la Scala di Milano e il Santa Cecilia di Roma con fondi speciali a discapito di enti più piccoli, ma non per questo meno degni di aiuti statali. Questi concetti sono stati ribaditi ieri dal sindaco di Cagliari, nonché presidente della fondazione lirica, Emilio Floris nel corso dell'audizione avvenuta ieri in Commissione beni culturali del Senato. «Abbiamo espresso, d'intesa con l'Anci, parere sfavorevole a un provvedimento speciale per La Scala e Santa Cecilia senza tenere conto delle importanti realtà locali come la nostra», ha detto Floris: «La Regione è generosa con il suo finanziamento, ma certo non è sufficiente. Lo Stato deve fare la sua parte».
Uno spiraglio, anticipa Floris, si aprirà nei prossimi giorni grazie a un intervento del ministro Tremonti che dovrebbe ridurre il taglio al Fus (fondo unico per lo spettacolo) così come sollecitato dallo stesso Berlusconi. «Tremonti ha promesso che anche Cagliari verrà presa in considerazione».