Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Parigi, emozioni firmate Sardegna

Fonte: L'Unione Sarda
21 marzo 2011

EVENTI. Successo per la serata all'Unesco organizzata dall'Accademia internazionale di musica di Cagliari: dall'inno d'Italia a Chopin

 Parigi, giovedì scorso. Sala 1 dell'Unesco. Un successo. Milleseicento spettatori ascoltano in piedi “Fratelli d'Italia”. Sul palco c'è la cantante nigeriana Omo Bello, accompagnata dal pianoforte di Paul Montag. Come è inevitabile, l'emozione per i centocinquant'anni dell'Unità si mescola con quella per il Giappone colpito dal terremoto e minacciato dal rischio nucleare
È cominciato così il concerto voluto dall'Accademia internazionale di musica di Cagliari per annunciare una nuova edizione dei corsi annuali di perfezionamento che si tengono in tarda estate nel capoluogo sardo (la prossima è in calendario dal 29 agosto al 6 settembre).
Per il quarto anno consecutivo “Cagliari, la Sardaigne, la Musique, au coeur de la Méditerranée”, questo il titolo della manifestazione, ha trovato ospitalità nel quartier generale dell'Unesco. Stavolta l'appuntamento aveva un significato speciale, coincidendo con le celebrazioni del centocinquantenario dell'Unità d'Italia. E col dramma del Giappone, da dove giungono ogni estate diversi docenti e tanti giovani allievi dei corsi cagliaritani (ben 52 su 115 iscritti nell'ultima edizione). Sentimenti diversi, quindi, in una serata che Cristian Marcia, direttore artistico dell'Accademia fondata nel 2001 insieme al fratello Gianluca (che ne è invece il presidente), ha aperto proprio chiedendo al pubblico un minuto di silenzio.
Prima del concerto, spazio ai saluti istituzionali: Maurizio Enrico Serra, rappresentante permanente d'Italia all'Unesco, ha parlato dell'Unità, dell'inno di Mameli, del suo significato e della sua storia. A Michele Cossa, vicepresidente del Consiglio regionale della Sardegna, il compito di ricordare il ruolo dell'Isola e del suo popolo nell'Unità d'Italia. Cerimoniera, l'attrice Macha Meril ha sottolineato lo sforzo dei fratelli Marcia che con tanta energia cercano di promuovere la cultura in questi tempi di crisi. Un tema che ha trovato eco anche nelle parole di Cristian Marcia quando ha ribadito la necessità di sostenere la musica e la cultura soprattutto in un momento così difficile.
Il concerto, come da programma, ha visto avvicendarsi sul palco alcuni dei musicisti che saliranno in cattedra l'estate prossima a Cagliari: il Quartetto d'archi Modigliani, il flautista Jean Ferrandis, il pianista Jean-Marc Luisada, l'oboista Jean-Louis Capezzali (uno dei volti nuovi, quest'anno, all'Accademia). Ma c'è stato spazio anche per alcuni fra i migliori talenti passati per i corsi cagliaritani: la flautista coreana Ji Young Lee, il chitarrista francese Sébastien Llinares, che ha duettato col suo maestro Cristian Marcia, oltre alla stessa Omo Bello (vincitrice del primo concorso internazionale “Luciano Pavarotti Giovani”, lo scorso dicembre).
Oltre alla interpretazione dell'inno di Mameli in apertura, tante altre emozioni. Jean-Marc Luisada ha parlato con commozione del Giappone e del dolore che ha colpito le famiglie di tanti suoi allievi, prima di dare voce al suo pianoforte per un brano di Schumann (“Scènes d'enfants op. 15”), bello e straziante. E sempre Luisada è stato protagonista di un fuori programma con Macha Meril, quando l'attrice l'ha raggiunto sul palco sulle note di Chopin per recitare alcuni versi di George Sand dedicati al musicista polacco.
Soddisfazione, dunque, tra gli organizzatori. Anche per le iniziative collaterali: in particolare un incontro con i circoli degli emigrati sardi in Francia, una conferenza stampa sull'offerta turistica della Sardegna e di Cagliari, con la partecipazione di una sessantina di giornalisti specializzati e tour operator francesi.