Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il 26 marzo in piazza contro le centrali nucleari

Fonte: L'Unione Sarda
21 marzo 2011

L'Italia dei valori organizza una manifestazione di protesta in vista del referendum

Chiamare a raccolta tutti i sardi che non vogliono le centrali nucleari in una grande manifestazione. In vista del referendum consultivo del 15 maggio, ma soprattutto del voto nazionale del 12 giugno, l'Italia dei valori è scesa in campo con una proposta: organizzare una manifestazione unitaria per contestare l'intenzione di costruire nell'isola centrali nucleari o stoccare rifiuti tossici. A chiarirlo, ieri mattina in piazza Repubblica, sono stati assieme i vertici regionali dell'Idv, i Verdi, Sardigna Natzione e Comitato per il "Si" contro il nucleare. Con loro, anche il candidato a sindaco del centrosinistra Massimo Zedda che ha ribadito la necessità di una lotta unitaria. «Salute, ambiente e legalità sono temi che ci stanno particolarmente a cuore: garantiamo il massimo impegno in questa battaglia», ha detto Zedda.
Ma l'iniziativa dell'Idv e delle altre sigle riguarda anche il referendum a favore dell'acqua pubblica e contro la legge sul legittimo impedimento. «In una nazione altamente tecnologizzata come il Giappone si è dimostrata la pericolosità delle centrali nucleari», ha ribadito Federico Palomba, leader regionale del partito di Di Pietro. «L'isola, a partire dal referendum del 15 maggio, ha un ruolo importante: tutto il popolo sardo deve essere unito in questa battaglia».
La prima grande manifestazione contro il nucleare nell'Isola si terrà il prossimo 26 marzo: da piazza Marco Polo un lungo corteo si snoderà per le vie del centro sino a del Carmine. «Abbiamo proposto i referendum contro lo scetticismo e l'ostilità di altre forze politiche anche di centrosinistra che invece avrebbero fatto bene a raccogliere le firme insieme a noi: aggiungendole ai 2 milioni che abbiamo raccolto da soli», si legge in una nota dell'Idv.
Altrettante ne hanno raccolto i comitati per l'acqua pubblica e quello del "Sì no nucle".
E proprio il comitato contro il nucleare è stata una realtà attiva, capace di organizzare una mobilitazione vasta in tutta Italia. «Stiamo partecipando alle iniziative promosse dal Comitato Sì no nucle - prosegue l'Idv - come parteciperemo a quelle del Comitato per l'acqua pubblica».
Contro il nucleare, anche l'associazione Città ciclabile ha organizzato una ciclo pedalata alle 9,30 in piazza papa Giovanni XXIII. «Vogliamo sensibilizzare l'uso delle energie alternative e manifestare solidarietà al popolo giapponese», dice Kevin Bruce Legge, presidente dell'associazione. (f. p.)