Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Fantola-Zedda, l’avvio con il fioretto

Fonte: La Nuova Sardegna
21 marzo 2011

Primo faccia a faccia tra i candidati del centrodesta e del centrosinistra per il governo di Cagliari



Una folla record per il confronto sui programmi, evitato lo scontro




ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. «Confronto tra Massimi», l’ha battezzato il giornalista Andrea Frailis che ha coordinato il primo dibattito tra i due candidati a sindaco delle coalizioni maggiori: il leader dei Riformatori Massimo Fantola per il centrodestra e il consigliere regionale e comunale della Sel Massimo Zedda per il centrosinistra.
Il pubblico. Circa quattrocento persone hanno partecipato al confronto con applausi e commenti allo scambio di battute tra i due contendenti che gareggiano con otto liste (Fantola) e dieci (Zedda) - salvo cambiamenti dell’utima ora. Un duello, quello di ieri (promosso dalle Acli regionali), a base di fioretto, più che di sciabola.
La partecipazione. Nella prima parte i due «nemici» sono intervenuti su temi generali. Dopo i saluti del responsabile regionale Acli, Ottavio Pinna, Zedda ha sottolineato la necessità da parte delle forze politiche di riconquistare la fiducia dei cittadini coinvolgendoli nelle scelte e ridando alla politica il ruolo risolutore dei problemi. Per questo «Cagliari, prima di diventare capitale del Mediterraneo deve esserlo della Sardegna e dell’area vasta». Fantola ha puntato, invece, con decisione su «economia e sviluppo, lavoro e crescita», spinte indispensabili «per ridare ai giovani la speranza in un’occupazione e a chi l’ha persa la possibilità di riavere un lavoro».
La città-impresa. Secondo il candidato del centrodestra occorre puntare su una città-impresa, «precisando che questo non significa affatto eliminare la solidarietà e gli interventi nel sociale, ma solo creare efficienza e certezza degli obiettivi». Per Fantola, in pratica, va preso atto che oggi lo scenario mondiale è cambiato e che per fare gli interventi è necessario trovare i soldi, quindi contare sui privati, pur all’interno di regole precise. In questo quadro Cagliari dovrà guardare all’industria turistica, a quella ad alto valore tecnologico, a quella culturale e al porto canale. Tenendo conto che in quest’ultimo settore, che per Fantola è «determinante», dobbiamo competere anche con Genova, Napoli, Barcellona...
Il turismo. Per il competitore del centrodestra non è possibile pensare alla filiera del turismo «semza avere nemmeno un albergo vicino al mare». Il che non significa, però, «aggiungere nuovi mattoni, bensì utilizzare e recuperare tutto l’esistente e operare con una politica degli obiettivi da raggiungere: arrivare ad esempio a un milione di presenze in un anno». Mentre oggi si è a quattrocentomila. A questo punto Zedda ha reagito accusando: «Ma è stato l’assessorato al Turismo, siete stati voi (Gianni Giagoni, Riformatori, ha anche la delega del sindaco per questo settore - ndr) a gestire sino ad oggi il comparto».
La cultura. Secondo il candidato del centrosinistra, Cagliari dovrà puntare prioritariamente sulla cultura. «In Germania - ha precisato - l’industria dell’auto è un quinto di quella culturale: con questa si attrae anche il turista. Ma per farlo dobbiamo smettere di costruire nuove edificazioni e puntare al recupero degli immobili esistenti».
Tuvixeddu. Entrambi i candidati chiedono che si faccia il parco e che il privato abbia salvaguardati i suoi diritti acquisiti. Zedda, però, riconduce i problemi irrisolti alla scelta fatta dalla Regione e dal Comune nel 2000 con l’accordo di programma. Mentre Fantola sottolinea l’esigenza di «smetterla con le guerre di religione che hanno danneggiato tutti e il parco non c’è ancora».
Anfiteatro romano. Per tutti e due bisogna smantellare il rivestimento ligneo dell’anfiteatro. Il primo ha ricordato un’interrogazione da lui presentata nel 2006 in cui si chiedeva di fare un concorso internazionale di idee e suggeriva di spostare il palco ai piedi della scalinata. Fantola, invece, ha posto l’accento sul ruolo del monumento per la cultura e il turismo.
Poetto. Entrambi si sono augurati che i baretti non vengano rimossi in estate e che la concessione non sia solo annuale. Fantola ha poi sottolineato la necessità che le competenze sull’area siano di una sola autorità e Zedda ha ricordato le responsabilità dell’amministrazione comunale nel non aver predisposto per anni il piano di utilizzo del litorale.