Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La città rossoblù e il tripudio tricolore

Fonte: L'Unione Sarda
18 marzo 2011


MUSICA. Il bilancio dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia in città

Nessuna cerimonia al sacrario dei reduci del Risorgimento

Hanno celebrato e festeggiato ovunque: in via Roma, al Bastione, a Santa Croce, in piazza Yenne, al Conservatorio, in piazza Martiri, nelle scuole, nei teatri. Non nel cimitero monumentale di Bonaria. Eppure lì, nel sacrario dei “Reduci delle Patrie Battaglie”, riposano un centinaio di caduti e reduci delle tre guerre combattute nel Risorgimento. C'è Gaetano Laj che partecipò a tutte le guerre d'Indipendenza e alla campagna di Crimea, c'è il soldato del Genio Salvatore Marino, che si salvò e morì a Cagliari nel 1892. C'è Antioco Murenu, che partecipò alle guerre del 55-56-60-66, fu decorato al valor militare e scomparve anziano nel 1903. C'è la tomba del garibaldino Rafaele Ciuffo e quelle di Lorenzo Nieddu, combattente nel 1859 e nel 1866 e del carlofortino Pietro Lattorre, reduce del 48-49. Ci sono i quattro sardi che parteciparono alla spedizione dei Mille: il maddalenino Giuseppe Tarantini, il tempiese Francesco Grandi e i cagliaritani Efisio Gramignano e il mazziniano Francesco Bruscu Onnis. Una scelta precisa. «Le autorità militari e le altre associazioni che si occupano di tenere viva la memoria hanno deciso di celebrare la ricorrenza davanti al monumento ai Martiri sardi del Risorgimento, tra via Manno e via Mazzini, mentre il 4 novembre le commemorazioni si spostano al cimitero di Bonaria», spiega Anselmo Piras, assessore alle Politiche sociali. Nessuna gaffe, dunque, come ha segnalato qualcuno. Una scelta, piuttosto.
TRIPUDIO TRICOLORE Certo è che tra mercoledì e ieri la città è stata immersa in un tripudio tricolore. La torre dell'Elefante, le vie dello shopping addobbate di verdebiancorosso , l'aeroporto con la facciata suggestivamente illuminata con i colori della bandiera hanno testimoniato l'impegno di istituzioni, commercianti, cittadini attorno alla festa. Le celebrazioni hanno semiparalizzato la città mercoledì mattina ma anche di notte. A mezzanotte di mercoledì, quando da via Cammino nuovo è partito lo spettacolo pirotecnico dei fuochi d'artificio, le auto si sono fermate in mezzo alla strada bloccando il traffico. Inutili le proteste: i vigili, intenti a vedere lo spettacolo, hanno preferito non intervenire suscitando qualche protesta.
FESTA ALLA STAZIONE Il 150° anniversario dell'Unità nazionale è stato celebrato anche alla stazione ferroviaria di piazza Matteotti. Ieri mattina tanti cittadini hanno avuto la possibilità di assistere a un concerto gratuito della banda musicale Città di Cagliari offerto dalle Ferrovie dello Stato. In programma anche visite guidate a bordo di un treno storico. La pioggia non ha rovinato la festa. A mezzogiorno un centinaio di persone si sono radunate sotto la pensilina di piazza Matteotti, all'ombra della bandiera tricolore che sventola sulla facciata, per ascoltare l'esecuzione dell'Inno di Mameli e di altri brani patriottici. Il concerto è durato un'oretta e non ha deluso le attese. Prima e dopo, al binario numero 8 decine di persone hanno avuto la possibilità di visitare una locomotiva a vapore del 1923 caratterizzata da due carrozze centoporte per complessivi 160 posti. Un'associazione organizza periodicamente escursioni a bordo del treno d'epoca con partenza da piazza Matteotti (info: 070/6794323).
PECORINO TRICOLORE Ieri i cinque mercati civici della città sono rimasti aperti. Tra le corsie sono comparsi i tricolori e in alcuni casi i concessionari hanno dato sfogo alla loro fantasia per realizzare decorazioni a tema. A San Benedetto, ad esempio, il venditore di formaggi Carmelo Monni ha scolpito una forma di pecorino realizzando la scritta “Viva l'Italia” sormontata da una bandierina verde, bianca e rossa. Alcuni clienti non si sono lasciati sfuggire l'opportunità di una singolare foto-ricordo col pecorino tricolore.
PAOLO LOCHE