Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Municipalità, una settimana per salvarsi

Fonte: L'Unione Sarda
14 marzo 2011


LA MODIFICA DELLO STATUTO DOVRÀ ESSERE VOTATA ENTRO IL 20 MARZO, MA NON TUTTI IN CONSIGLIO SONO D'ACCORDO. Depau


Il Comune deve salvare la Municipalità di Pirri, senza attendere un eventuale intervento della Regione: è quanto chiede il gruppo del Partito democratico ai consiglieri comunali di centrodestra per evitare che l'istituzione decentrata venga cancellata come tutte le altre Circoscrizioni, come prevede la finanziaria 2010. In particolare, serve una votazione a maggioranza assoluta (il consenso di metà più uno dei consiglieri) in modo da approvare una modifica allo statuto comunale che permetta di raggiungere l'obiettivo. L'appello è stato lanciato durante un incontro sul tema “Salviamo la Municipalità di Pirri” organizzato dal gruppo consiliare del Pd, che si è svolto ieri sera all'ex Vetreria.
LA MUNICIPALITÀ Se da una parte c'è la Regione, che attraverso la futura legge sugli enti locali potrebbe salvare le Circoscrizioni mettendo mano al portafoglio, dall'altra c'è il Comune con i suoi poteri: con una modifica dello statuto comunale, infatti, la Municipalità di Pirri può essere inquadrata sotto l'articolo 16 del Testo unico enti locali (che riconosce ai Comuni la possibilità di istituire i Municipi sulla base di alcuni requisiti) e non come avviene oggi sull'articolo 17, che regola le Circoscrizioni destinate a scomparire per effetto della finanziaria 2010 (legge 191/09).
LA POLEMICA Come ha spiegato il capogruppo del Pd Ninni Depau, questa procedura prevedeva una votazione a maggioranza qualificata, che però non è stata raggiunta. Di conseguenza ne servono altre due a maggioranza assoluta: la seconda è però saltata per mancanza del numero legale. «La maggioranza ha abbandonato l'aula, perché molti di loro sono contrari», ha detto Depau, «il centrodestra ha un atteggiamento attendista dovuto al fatto che la Regione sta esaminando una legge sugli enti locali. Finora, su Pirri, c'è stata una visione centralistica, quando invece serviva una politica di area vasta». Il testo tornerà in aula martedì, quando serviranno almeno 21 voti: «Il Comune non deve rinunciare a esercitare questa sua potestà. Ne va della sua dignità», ha aggiunto.
LA MOBILITAZIONE Come ha spiegato Luisella Ghiani, della commissione Decentramento della Municipalità di Pirri, «il tempo stringe e per evitare la scomparsa della Municipalità la modifica allo statuto va approvata entro il 20 marzo». Ma era stato lo stesso sindaco Emilio Floris, in accordo col presidente della Municipalità Tonio Melis, a chiedere un parere al ministero dell'Interno sulla possibilità di salvare l'istituzione pirrese proprio alla luce delle sue peculiarità. Un parere che, considerata l'ufficialità, può rafforzare questo percorso. Ma gli uffici lo stanno ancora aspettando.
NICOLA PERROTTI