Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il Catasto trasloca in via Jenner? Atto di arroganza»

Fonte: L'Unione Sarda
14 marzo 2011


DISAGI

Polemica. Il notaio Vacca

Il trasferimento era stato bloccato nel 2004 con un'azione politica bypartisan. A distanza di sette anni, però, il trasloco degli uffici del Catasto e della Conservatoria è stato avviato, quasi in segreto. E probabilmente non si potrà fare più nulla per evitarlo.
Intanto, a subire i disagi sono circa 500.000 persone: tutti i residenti nel Medio Campidano e nel Sulcis, oltre i cittadini di Cagliari e hinterland. Insomma, mezza Sardegna. Tutta colpa della decisione del direttore regionale dell'Agenzia del Territorio Piero Ronchetti che ha di fatto smembrato quel gioiellino che era la Cittadella finanziaria di via Vesalio. Catasto e Conservatoria giovedì scorso hanno cominciato il trasferimento nella nuova sede di via Jenner, in una zona peraltro non dotata di parcheggi agibili: lo spazio destinato alle auto al momento è soltanto un campo incolto. Ma, quel che più importa, è la lontananza dagli uffici della vecchia Cittadella finanziaria. «Nel 2004 il governo aveva preso l'impegno di non smembrare la Cittadella finanziaria», ricorda il presidente del Consiglio notarile di Cagliari, Lanusei e Oristano, Roberto Vacca. Invece lo hanno fatto, nonostante finora nessuno abbia chiarito neppure quali siano i reali risparmi di questa operazione. Hanno dato il via al trasloco nonostante la netta opposizione delle province di Cagliari, Medio Campidano e Sulcis. Di nascosto. Basti pensare che lo abbiamo saputo attraverso i nostri dipendenti che si sono recati negli uffici di via Vesalio per sbrigare le pratiche: abbiamo così scoperto che alcuni atti non si possono fare in questo momento perché le carte sono state trasferite nei nuovi uffici. In altre parole, sono bloccate tutte le pratiche eccezion fatta per quelle computerizzate. È una situazione assurda, una vergogna: un comportamento così arrogante da parte dell'Agenzia del territorio non si era mai visto».
La prima conseguenza di questa decisione improvvisa è il pericolo che le operazioni immobiliari e i relativi mutui possano subire ritardi anche sensibili. Non solo: il trasloco rende inaccessibile il servizio per tutti i cittadini delle province di Cagliari, del Sulcis-Iglesiente e del Medio Campidano che fino al 30 marzo non potranno consultare gli atti.
Contro il trasferimento si sono schierati anche il presidente della Provincia Graziano Milia («un atto gravissimo che segna una rottura senza precedenti con le autonomie locali») e il sindaco Emilio Floris («chi prende queste decisioni deve assumersene la responsabilità»).