Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Dal 2012 ci saranno meno consiglieri comunali

Fonte: La Nuova Sardegna
10 marzo 2011

Il costo della politica. La commissione Autonomia dell’assemblea regionale approva una legge ponte in vista delle altre riforme



Pittalis: «C’è l’accordo di tutti i partiti». Sanna (Pd): «Non riduciamo gli spazi democratici»




ALFREDO FRANCHINI

CAGLIARI. Dall’anno prossimo avremo Consigli comunali ridotti nel numero di eletti. La commissione Autonomia, presieduta da Pietro Pittalis, ha approvato il progetto di legge che dovrebbe essere discusso oggi in Consiglio regionale. Cancellate le circoscrizioni.
Si tratta di un provvedimento ponte, di un compromesso che comunque comporterà, dalle elezioni del 2012, la riduzione dei costi della politica con un taglio del 20% dei consiglieri comunali, dei direttori generali e dei presidenti del Consiglio nei Comuni al di sotto dei 15 mila abitanti. Limitazioni anche al numero degli assessori che nei grossi centri non potranno superare la soglia dei dodici componenti.
«È stata recepita la legge nazionale», spiega Pietro Pittalis, «ma le nuove norme saranno applicate alle elezioni amministrative successive a quelle del 15 maggio di quest’anno» per evitare disparità di trattamento dato che il voto nell’isola è ormai imminente. La commissione Autonomia ha preso la decisione di recepire la legge nazionale all’unanimità. «Un risultato che dimostra la volontà delle forze di maggioranza e opposizione di avviare un processo riformatore per la rivisitazione delle norme sull’ordinamento degli enti locali e sulla legge statutaria», afferma Pittalis.
Per quanto riguarda le circoscrizioni la legge cancellerà tutti i consigli di circoscrisione che poi corrispondono i quartieri ma salverà le storiche municipalità come nel caso di Pirri.
«Era necessario uno sforzo per non avviare una riforma con leggerezza e di fretta», afferma Gian Valerio Sanna (Pd), «ma occorre precisare che la democrazia non si baratta con i livelli finanziari e il legislatore, che per far tornare i conti riduce gli spazi di democrazia, ha poche idee». Secondo il proponente della legge, Franco Cuccureddu (Mpa) «finalmente si fa chiarezza sulle norme statali approfondendo nel contempo alcuni temi importanti».