Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pdl-Udc, i giorni dell'alta tensione

Fonte: L'Unione Sarda
7 marzo 2011

Congelato il vertice di domani. Il nodo Fli, il ruolo dei Riformatori  
La scelta dell'Udc di disertare il vertice elettorale di domani scuote la coalizione di centrodestra.
È un percorso a ostacoli e l'effetto domino su alleanze e candidature impedisce la chiusura del cerchio nel centrodestra. Sono i giorni dell'alta tensione tra Pdl e Udc dopo la decisione di Giorgio Oppi di tenere fuori il suo partito dal vertice di coalizione in programma domani a Cagliari. Riunione ormai destinata a saltare proprio per l'assenza dei centristi. E proprio domani ci sarà il faccia a faccia tra Oppi e il presidente della Regione Ugo Cappellacci, fondamentale per una schiarita sui rapporti tra Pdl e Udc.
I NODI DEL CENTRODESTRA La necessità di un ragionamento sul metodo e gli equilibri interni impedisce soluzioni isolate, al di là di Cagliari che vede ormai Massimo Fantola candidato unico di tutto il centrodestra. Tra i nodi più intricati c'è Olbia, perché l'Udc al momento è orientata a non appoggiare la candidatura del deputato del Pdl Settimo Nizzi. Ed è stretto il legame con Iglesias: i centristi vorrebbero esprimere il candidato sindaco e cercano l'appoggio formale di Pdl e Riformatori. Sul tavolo anche gli equilibri di Carbonia e Villacidro.
PDL PERPLESSO Il Pdl non nasconde le perplessità per la presa di posizione dell'Udc. Il leader regionale Mariano Delogu si dice apertamente «meravigliato» e ricorda che finora il suo partito ha mostrato «grande apertura» verso i centristi. Chiaro il riferimento a Cagliari: «A noi la candidatura di Fantola sta benissimo, ma l'hanno presentata i Riformatori e l'Udc. Noi abbiamo rinunciato a indicare un sindaco del Pdl». Il senatore cagliaritano precisa: «Accettiamo con entusiasmo l'investitura di Fantola, però se qualcuno pensa che dobbiamo anche ringraziare, allora fa un ragionamento sbagliato».
L'ASSE UDC-FLI A mettere in apprensione il principale partito del centrodestra c'è anche il matrimonio tra Udc e Fli, che rischia di far saltare gli equilibri delle alleanze sulle amministrative. Oppi e il coordinatore dei finiani Ignazio Artizzu parlano di «autonomia» tra le due forze che hanno appena fuso i gruppi in Consiglio regionale. E il nodo dell'ingresso dei finiani nella coalizione a sostegno di Fantola a Cagliari resta irrisolto. Anche perché Delogu mette altro filo spinato sui rapporti con gli ex Pdl: «Di alleanze non si può neanche parlare. A livello centrale il rapporto tra Berlusconi e Fini è così compromesso che non ci sono i margini per far nulla». Artizzu s'interroga: «Non si capisce perché ci siano questi toni inutilmente bellicosi. È una situazione incomprensibile».
IL RUOLO DEI RIFORMATORI Alla fine però potrebbe risultare decisiva la mediazione dei Riformatori di Fantola, che per Cagliari vorrebbero la coalizione più ampia possibile. «L'Udc è un partner importante della coalizione di centrodestra», sottolinea il coordinatore regionale dei Riformatori Michele Cossa e noi non abbiamo neanche alcun tipo di preclusione per Fli». Per questo, «nei prossimi giorni faremo di tutto per riportare il clima a una maggior serenità». Da qui l'ipotesi di un canale da aprire con l'Udc prima di un vertice formale e quindi la necessità (salvo accelerazioni domenicali) di arrivare a uno slittamento della riunione del centrodestra di domani.
CORTE DEI CONTI E SANITÀ Nel frattempo c'è anche la questione sanità a tenere caldo l'ambiente nel centrodestra. «Lo abbiamo denunciato più volte e i nostri sospetti sulla sanità sarda sono stati confermati dalla relazione del procuratore regionale della Corte dei Conti», sottolineano i consiglieri regionali di Fli Ignazio Artizzu e Matteo Sanna, che approvano la denuncia del procuratore Cottone sulla sanità regionale e sulle aziende partecipate della Regione. «Molto deriva dall'incapacità gestionale, dalla mancanza di titoli di alcuni commissari, direttori sanitari e amministrativi di alcune Asl».
G. Z.

06/03/2011