Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«La Regione aiuti il teatro»

Fonte: L'Unione Sarda
7 marzo 2011

la sfilata
   
“Non zittite la cultura”. Con questo slogan, ieri mattina un centinaio di lavoratori del Lirico ha attraversato in corteo la città da via Sant'Alenixedda a via Roma passando per le vie Bacaredda, Garibaldi, Manno e largo Carlo Felice. Due gli obiettivi: aderire alla campagna “Abbracciamo la cultura” e tenere alta l'attenzione delle istituzioni e dell'opinione pubblica sulla situazione del teatro.
Alle 11 i lavoratori hanno dato vita a un sit-in davanti alla sede del Consiglio regionale per sensibilizzare la Giunta. Successivamente il corteo ha fatto tappa all'Anfiteatro romano per partecipare alla manifestazione promossa da Comitato per l'Anfiteatro, Italia Nostra, Legambiente, Social Forum, Wwf, Articolo 21, Comitato sardo per il paesaggio e Cgil. «Ci appelliamo alla Regione», spiega Paolo Piras, corista del Lirico e rappresentante del sindacato Usb, «perché siamo convinti che solo il massimo organo politico dell'Isola possa tirar fuori il teatro dalle sabbie mobili». «Alla Giunta», ha detto il 31enne corista gavoese, «chiediamo lo stanziamento di fondi, perché il primo problema del Lirico è il debito di 21 milioni di euro di cui 4 per mancati pagamenti di artisti e fornitori, molti dei quali hanno fatto ingiunzione». Attualmente i dipendenti stabili sono 234. «Ma fino al 31 dicembre c'erano i precari e il personale superava le 300 unità», riferisce Piras, «io sono entrato nel 2007 e sono stato uno degli ultimi presi a tempo indeterminato».
Lunedì il nuovo soprintendente Gennaro Di Benedetto (ex numero uno del Carlo Felice di Genova) arriverà in città con l'incarico, tutt'altro che facile, di far uscire il Lirico dalla crisi. «Non lo conosciamo, ma siamo scettici», afferma il corista Massimiliano Cecalotti. «La sua fama negativa lo ha preceduto. Avremmo preferito Angela Spocci, persona decisamente più aperta al dialogo. Alla Regione chiediamo un intervento straordinario perché la situazione è drammatica». Anche la produzione si sta arrestando. «I concerti di questo mese saranno annullati e la stagione che sarebbe dovuta partire a Sant'Efisio slitterà forse a ottobre». Il 17 marzo, festa dell'Unità nazionale, i coristi e gli orchestrali si esibiranno per protesta davanti al Municipio. (p.l.)

06/03/2011