Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Metropolitana leggera: veloce, comoda, antistress ambientalmente corretta

Fonte: La Nuova Sardegna
7 marzo 2011



I risultati della ricerca condotta dal Crimm sull’uso del trenino rivelano l’alto gradimento degli utenti




CAGLIARI. Ci si può distrarre, si arriva prima, evita l’incubo del parcheggio e scarica la coscienza dal peso di inquinare l’ambiente a ogni accelerata. Cosa c’è di meglio della metropolitana? Niente, per il campione di viaggiatori che ha risposto al questionario del Crimm (Centro universitario che si occupa di studiare modelli di mobilità diretto da Italo Meloni) distribuito su Metrocagliari.
Dal questionario emerge che prendere la metropolitana leggera sul troncone piazza Repubblica-Monserrato è una scelta, perché gli utilizzatori (soprattutto non studenti) hanno a disposizione almeno una macchina. Il motivo degli spostamenti del campione delle 5 mila persone che ogni giorno salgono sul trenino è vario: la metà lo fa per lavoro o per studio, tutti gli altri se ne servono per andare a fare sport, commissioni, shopping. Varia anche la frequenza (i dati sono elaborati dall’ingegnere Erika Spissu): il 43 per cento la usa ogni giorni, da 2 a 4 volte al giorno, il 23 per cento più volte la settimana, il 19 per cento almeno una volta la settimana e il rimanente 15 per cento almeno una volta al mese. Vuol dire che il 34 per cento la usa occasionalmente in relazione alle commissioni da svolgere e vuol dire anche che «una quota dei 5 mila utilizzatori quotidiani è composta da persone diverse. La natura discrezionale di questa ampia fetta di spostamenti - sottolinea Spissu - denota proprio il gradimento degli utenti nei confronti della Metro e in generale della tipologia del sistema (corsia riservata, affidabilità, regolarità, tempi certi di viaggio, confortevolezza). Infatti, più dell’80 per cento degli intervistati afferma che il minor tempo di viaggio ha inciso molto sulla decisione di usare la Metro e addirittura l’88 per cento la usa per evitare lo stress del traffico». Un’altra scoperta è che la tutela dell’ambiente non è più un problema per gli attivisti: «... il 72 per cento del campione ha tenuto conto nella sua decisione che il metro inquina meno rispettando l’ambiente. Sempre in quest’ottica, gli intervistati ritengono che l’utilizzo della metro dia un contributo alla salute pubblica (68 per cento), alla vivibilità della città (72 per cento) e alla realizzazione di condizioni di mobilità sostenibile (75 per cento)». Dunque «alla luce dei circa 500 questionari raccolti fino a questo momento (90 per cento del campione, 25 per cento di tutti gli utilizzatori sopra i 18 anni), viene confermato (rispetto alla prima parte dell’indagine) che il 20 per cento arriva in auto alle fermate e solo il 16 per cento in autobus, denotando in quest’ultimo caso la scarsa integrazione bus-metro». Prima conclusione: una piena integrazione tra bus e metro (corrispondenza di orari, fermate contigue attrezzate, informazione) agevolerebbe il trasporto collettivo.