Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico, Porcelli candida Gianluca Floris

Fonte: L'Unione Sarda
7 marzo 2011

Teatro.
Il consigliere di amministrazione della Fondazione propone il tenore per la direzione artistica
   
«Il nuovo direttore artistico dovrà essere un sardo, possibilmente cagliaritano, dotato di grande competenze in particolare nel settore operistico in modo da catalizzare l'attenzione del pubblico appassionato di bel canto e balletto e di nuovi spettatori, soprattutto giovani, con una conduzione innovativa portatrice di idee originali e progetti accattivanti». Lo sostiene Maurizio Porcelli, consigliere di amministrazione del Lirico. «L'obbiettivo della nuova gestione dovrà essere quello di realizzare programmi di grande livello a costi contenuti saltando i passaggi onerosissimi delle agenzie di spettacolo e di manager non sempre interessati al risparmio nelle produzioni liriche, sinfoniche e di balletto». Porcelli pensa a Luigi Puddu e Giorgio Baggiani, direttore e vice direttore della Scuola Civica di Musica del Comune i quali, tuttavia, «non possono garantire un impegno a tempo pieno per la direzione artistica del Teatro cagliaritano». Da qui l'endorsement a favore di Gianluca Floris, tenore e scrittore cagliaritano, grande conoscitore del panorama operistico italiano, interprete affermato nei più importanti teatri italiani e internazionali e ideatore di un programma di grande interesse per una nuova stagione che possa davvero consentire al teatro di uscire dalle secche del debito e dal disinteresse generale, valorizzando le risorse artistiche presenti al'interno del teatro e il personale precario che per tanti anni ha lavorato proficuamente garantendo standard qualitativi eccellenti».
Floris, che era stato candidato anche dal presidente della Provincia Graziano Milia, ha dato la sua disponibilità a mettersi a disposizione del teatro, ma, chiarisce, da tecnico e senza alcuna targa politica «perché credo che il teatro, in questa fase, debba essere gestito da tecnici». Il tenore oltre un mese fa presentò una sua stagione che prevedeva sei recite di Turando, Traviata, Rigoletto, Agrippina, Madama Butterfly e Cerevicki. «La mia stagione si autopagherebbe con gli incassi, compresi i costi degli stagionali da impegnare nei laboratori», ha detto Floris. Che poi ha chiarito: «La mia carriera mi appaga e non chiederò nessun contatto con il nuovo sovrintendente. Ma sono a disposizione per un incontro con lui ma a certe condizioni, che sono fin d'ora molto chiare». (f.ma.)

07/03/2011