Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Lirico, un romantico Chopin

Fonte: La Nuova Sardegna
7 marzo 2011

Il concerto di Giulio Biddau e l’operetta di Banchieri






GABRIELE BALLOI

CAGLIARI. Due spettacoli nel giovedì grasso. Uno al Comunale, replicato sabato, come recupero di date cancellate per sciopero. Un debito saldato quindi col pubblico, al quale i lavoratori del Lirico continuano a rivolgersi per tener presenti gli insoluti disagi. Stesso motivo per cui gli orchestrali hanno anche scelto di esibirsi senza abito da concerto, manifestando così contro la situazione stagnante e il pericolo di fallimento della fondazione. Giampaolo Zucca, a guidare la compagine per l’occasione, apriva la serata con Ravel nella famosa «Pavane pour une infante defunte». Buona lettura per fraseggio, legato ed espressività elegiaca. Forse l’esecuzione più riuscita. Non male però anche il Concerto n.1 di Chopin per pianoforte e orchestra, Giulio Biddau come solista. Di un romanticismo pacato e sobrio, la sua interpretazione punta soprattutto alle nuances più delicate e cristalline; l’estasi sentimentale di questa partitura giovanile di Chopin, si stempera tutta in un fiero e contegnoso intimismo. Lascia invece a desiderare la Sinfonia n.9 «Dal nuovo mondo» op.95 di Dvorak, poco raffinata nelle dinamiche, pesante negli attacchi, e con equilibri incerti fra le sezioni strumentali.
Intanto a Castello, nella Chiesa di Santa Maria del Monte, si teneva un’altra esibizione, rara e interessante. Con i partecipanti a un laboratorio musicale, tenuto al Conservatorio «Palestrina» da Riccardo Leone, Simonetta Soro, Franco Fois e Myriam Quaquero, e un gruppo di strumenti rinascimentali Musici&Cantori, ha preso vita «Il Festino nella sera del giovedì grasso avanti cena» di Adriano Banchieri (1568-1634), sorta di canovaccio della commedia dell’arte, silloge di villanelle e madrigali, fra cui spiccava il «Contrappunto bestiale alla mente», parodia dell’improvvisazione a più voci su un cantus firmus chiesastico. Iniziativa ottima e preziosa.