Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Che fine farà il parco archeologico?»

Fonte: L'Unione Sarda
7 marzo 2011

Tuvixeddu. Appello di Gregorini (Polo civico). Farris (Pdl): «Vicenda strumentalizzata politicamente»
   
La recente sentenza del Consiglio di Stato che, capovolgendo la decisione del Tar, ha ripristinato i vincoli paesaggisti su Tuvixeddu imposti dalla giunta Soru, continua a far discutere. Gli ultimi in ordine di tempo a prendere posizione sono stati Antonello Gregorini, leader del Polo civico, e Giuseppe Farris, assessore comunale al Personale e agli Affari legali.
Tralasciando gli aspetti giuridici, Gregorini traccia una breve cronistoria dell'affaire Tuvixeddu, partendo da quando nel colle c'era «un'attività di cava che in quei tempi era ignorantemente tollerata», sino all'esproprio «repentinamente effettuato, in virtù di un momentaneo buco normativo» che «provoca un pasticcio giuridico e un contenzioso di dimensioni tali da far saltare il bilancio comunale». Pasticcio che poi, secondo Gregorini, «porta all'accordo di programma, discutibile quanto si vuole, ma che nasce dalla volontà di trovare una soluzione» con la «cessione cospicua di aree da parte del proprietario privato a favore della realizzazione di un grande parco archeologico». Poi, quando tutto sembrava risolto, «ecco l'arrivo di Soru alla guida della Regione che pone un vincolo paesaggistico esteso sino a via Castelli-Is Mirrionis-Tuvumannu, dichiarando una continuità paesaggistica che sino a quel momento non era percepita». «Si può discutere quanto si vuole», sostiene Gregorini, «ma è certo che il parco archeologico di inestimabile valore é chiuso ormai da 5 anni, comunque vada a finire alla base di tutto ci sarà sempre il contenzioso dell'esproprio che il Comune si ritroverà sul collo, i nodi iniziali non sono risolti ma anzi sono moltiplicati e lo stato dei luoghi é di un indecoroso degrado». Da qui la sua conclusione: «Il buon amministratore è quello che i problemi li risolve anziché moltiplicarli».
FARRIS Decisamente più polemico il commento che Farris ha affidato al suo blog: «Il coro di accesa soddisfazione che si leva intorno all'annosa vicenda Tuvixeddu», scrive, «è intriso di una militanza politica contraddittoria e un'incoerente presa di posizione culturale che a rileggere la storia della pianificazione del territorio di Cagliari degli ultimi anni viene smascherata facilmente. Nulla a che fare insomma con la sbandierata tutela del patrimonio paesaggistico e archeologico talora prediletto dai vetero-ambientalisti da apparato che albergano stabilmente tra le fila del centrosinistra».
I PARLAMENTARI Su Tuvixeddu ieri sono intervenuti anche i parlamentari Fabio Granata (Fli) e Roberto Della Seta (Pd). Per il primo, «la sentenza del Consiglio di Stato rappresenta una vittoria della buona politica e della tutela culturale». Per della Seta, la sentenza «ridà futuro a questo straordinario patrimonio archeologico, paesaggistico e culturale».

07/03/2011