Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cualbu da vincitore a sconfitto

Fonte: La Nuova Sardegna
4 marzo 2011

 LA BATTAGLIA GIUDIZIARIA 
 
 
 
Lungo scontro sul fronte del diritto amministrativo E a Roma è in corso un giudizio arbitrale 
 
CAGLIARI. Una lunghissima battaglia giudiziaria combattuta sul fronte del diritto amministrativo: da una parte la Regione affiancata dalle associazioni culturali ed ecologiste, dall’altra la Nuova Iniziative Coimpresa del gruppo Cualbu insieme al Comune di Cagliari. Dopo una sequenza di vittorie davanti al Tar e al Consiglio di Stato, per i legali del costruttore sono arrivate le sconfitte e nuovi ostacoli: a febbraio 2010 l’annullamento definitivo dei nullaosta per alcuni moduli successivi del piano di edificazione, poi il vincolo imposto dalla Direzione regionale dei beni culturali sul canyon dove dovrebbe essere realizzata la strada d’accesso al quartiere. Infine, siamo ad oggi, la batosta sulla perimetrazione dell’area vincolata. Nel frattempo c’è stata un’inchiesta per corruzione aperta dalla Procura, fra gli indagati anche Gualtiero Cualbu: è finita in archivio, ma i dialoghi intercettati e resi pubblici dai giornali hanno confermato l’importanza della partita su Tuvixeddu, con la partecipazione imbarazzante di politici e dirigenti regionali, la comparsa di cronisti compiacenti. A seguire due procedimenti penali: uno sugli abusi commessi, secondo l’accusa, da un dirigente del Comune nella realizzazione dei lavori per il parco archeologico pubblico. L’altro con Vincenzo Santoni, l’ex sovrintendente, a giudizio per aver dichiarato il falso sui ritrovamenti nell’area di Tuvixeddu, forse per non danneggiare la posizione della figlia assunta dal gruppo Cualbu proprio per lavorare sul piano del colle punico. Ma non è finita: a Roma è in corso un giudizio arbitrale, che vede da una parte Coimpresa e dall’altra la Regione. L’impresa chiede all’amministrazione di risarcire i danni arrecati coi ritardi imposti alla realizzazione del progetto sulla base di azioni giudiziarie arbitrarie. Il giudizio definitivo del Consiglio di Stato potrebbe aver imposto una svolta anche a questo giudizio. E pensare che l’ultimo ricorso, quello che ha dimostrato le ragioni dell’amministrazione Soru e delle associazioni - elaborato dall’avvocato Roberto Murroni e discusso a Roma dall’avvocato Vincenzo Cerulli Irelli - era sepolto da anni sotto migliaia di pratiche: è stata un’istanza di prelievo firmata dall’avvocato Giampiero Contu, pochi giorni prima di lasciare l’ufficio legale della Regione, a resuscitarlo. Quello stesso Contu che Cualbu, a leggere il contenuto delle intercettazioni, considerava un avversario pericoloso. E forse aveva ragione. (m.l.)