Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Coimpresa: niente cemento nel catino

Fonte: La Nuova Sardegna
3 marzo 2011

 
Azienda e direzione del Paesaggio verso l’accordo su Tuvixeddu 
 
 
 
Dopo una visita al colle le parti hanno concordato: nessuna strada passerà all’interno del canyon 
 
ELENA LAUDANTE 

CAGLIARI. Via il cemento dal catino, niente strada nel canyon, un raccordo a forma di otto per collegare le due parti della città: l’accordo su Tuvixeddu sembra possibile. Lo prova il fatto che ieri, al Tar che sta valutando la legittimità del vincolo minerario posto dalla Direzione del Paesaggio a quell’area del colle, la stessa Direzione ha chiesto un rinvio di tre mesi. Perché tra Comune, Coimpresa e Soprintendenza è in atto un dialogo. Il nuovo corso porterà a definire un quadro già abbozzato: Gualtiero e Giuseppe Cualbu, fondatore e amministratore di Nuova Iniziative Coimpresa, rinunciano a realizzare appartamenti nel catino, forse la parte del colle più esposta alla necropoli fenicia di Tuvixeddu. Non è ancora chiaro quale sia la contropartita, ma è inverosimile che il costruttore rinunci a volumetrie “concesse”, che può realizzare magari in un altro punto della città. Nulla è trapelato su questo aspetto dagli incontri intercorsi finora tra le parti. Ma la questione tornerà di attualità al momento della formalizzazione dell’accordo.
È in virtù di questa rinnovata intesa - che prende le mosse dal nuovo direttore del Paesaggio Maria Assunta Lorrai e dal nuovo dirigente dell’Edilizia privata al Comune - che ieri gli avvocati Pietro Corda per Coimpresa, Marcello Vignolo per il Comune e Giandomenico Tenaglia (avvocatura di Stato) per la Direzione del Paesaggio hanno concordato per un rinvio al 27 giugno, notizia accolta con favore anche dal presidente del collegio, Rosa Maria Panunzio. La decisione è stata preceduta da un sopralluogo informale: qualche giorno fa la Lorrai, il soprintendente ai Beni Archeologici Marco Minoja, l’avvocato dello Stato Tenaglia, tecnici del Comune e dell’impresa hanno percorso i viali di Tuvixeddu, dall’ingresso di via Falzarego fino al canyon, per rendersi conto dello stato dei luoghi. E in quella occasione si è cementata la volontà di arrivare ad un accordo condiviso, prima che i giudici stabiliscano se il vincolo minerario è legittimo o no. I tecnici si stanno incontrano per spostare volumetrie, aggiungere verde al posto del cemento. Entro giugno forse, su Tuvixeddu, arriverà la parola fine.