Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nell'ex pronto soccorso rifiuti e rottami abbandonati

Fonte: L'Unione Sarda
2 marzo 2011


MARINO. Sul lungomare edifici ridotti a discariche


Non c'è solo il rudere dell'ex ospedale Marino a deturpare la spiaggia e lo sky-line del Poetto. Anche altri due edifici sul lungomare si trovano nella stessa situazione di totale abbandono. Colpa del gravissimo stato di incuria in cui versano e della totale assenza di controlli. Circostanza, quest'ultima, che favorisce i ripetuti blitz da parte dei vandali.
GLI ALTRI RUDERI Si tratta dei due caseggiati, una palazzina e una struttura a un piano, che fino a qualche tempo fa ospitavano il Pronto soccorso del nuovo ospedale Marino (che attualmente si trova dall'altra parte della strada). Osservando da vicino i due edifici lo spettacolo è davvero desolante: erba alta, muri perimetrali ricoperti di scritte, porte e finestre divelte, vetri infranti e ferri arrugginiti. All'interno ci sono invece vere e proprie montagne di rifiuti di ogni tipo, parti di vecchi mobili, sedie e cassette di plastica accatastate l'una sull'altra, cumuli di cianfrusaglie e di vecchia biancheria. Senza contare le innumerevoli bottiglie di birra, le cicche e gli strati di cartoni e cartacce.
DEMOLIZIONE Se il rudere del vecchio Marino è diventato ormai un monumento al degrado che cozza con l'ideale della Cagliari città turistica, l'ex Pronto soccorso non è da meno. Per il primo si è parlato di un possibile recupero e sono stati presentati anche dei progetti che potrebbero trovare attuazione a breve, visto che Regione e Comune hanno preso in esame il fascicolo. Per i due caseggiati dell'ex Pronto soccorso, invece, si è sempre pensato alla demolizione e a questo punto, vista la grave situazione, sarebbe anche ora che dalle parole si passasse ai fatti.
REGNO DEI VANDALI Benché sia ormai un rudere, l'ex ospedale Marino rappresenta un simbolo della città ed è un edificio di un indiscusso valore storico, essendo un esempio di architettura razionalista (fu progettato da Ubaldo Badas ed edificato nel 1937 col nome originario di Colonia Dux). La stessa cosa non si può invece dire dei due stabili dell'ex Pronto soccorso, che al contrario sono privi di qualsiasi interesse storico e potrebbero pertanto essere rasi al suolo senza che nessuno faccia drammi. Dall'anno scorso l'ingresso carrabile è sbarrato, per impedire alle automobili di accedere al piazzale esterno. Ma ciò non impedisce ai vandali di introdursi a piedi all'interno. Le scorrerie degli incivili non hanno risparmiato nemmeno il vicino canneto. Anche lì i rifiuti abbondano, al pari dei topi e delle zanzare.
PAOLO LOCHE