Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Polemica tv sulle strisce blu

Fonte: L'Unione Sarda
2 marzo 2011


Traffico


«Le aree destinate alla sosta a pagamento degli autoveicoli devono essere poste fuori dalla carreggiata». La tesi sostenuta da Le Iene, il programma televisivo di Italia Uno, è una di quelle che avrebbero potuto causare non pochi problemi alle amministrazioni comunali. La “iena” Matteo Viviani, infatti, supportato da un paio di avvocati, ha dichiarato che il Codice della strada (articolo 7, comma 6) vieterebbe ai Comuni di delimitare l'asse di scorrimento con strisce blu, rendendo di fatto nulle le multe che sono state comminate alle auto sprovviste del tagliando. Per esempio, i parcheggi blu di via Alghero, del corso Vittorio Emanuele, di via Dante sarebbero illegali; sarebbe fuorilegge richiedere denaro per poterli utilizzare, diversamente da quelli del largo Carlo Felice o del piazzale di fronte agli uffici comunali di via Sonnino: qui le strisce blu sono all'interno di zone non aperte al traffico, quindi legali. «Ho chiesto ai tecnici di verificare la fondatezza di questa tesi e di comprendere come si stanno comportando le altre amministrazioni», spiega l'assessore al Traffico Maurizio Onorato.
IL PARERE Il punto centrale è la definizione di carreggiata che, secondo le Iene, può essere delimitata unicamente da strisce bianche o gialle, per la sosta gratuita o per quella riservata ai residenti, per il passaggio dei mezzi pubblici o per le operazioni di carico e scarico. Diversa l'interpretazione dell'avvocato Roberto Porrà: «Il Codice della strada non dice che quelle strisce non possono essere in alcun caso blu, tanto che tutte le sentenze sull'argomento hanno dato ragione ai Comuni e torto ai ricorrenti».
LA SENTENZA Una di queste sentenze è quella del Giudice di pace di Palermo (21 novembre 2008) e recita: «La pubblica amministrazione può, in base alla propria discrezionalità tecnica, individuare aree destinate al parcheggio anche all'interno della carreggiata purché non rechino nocumento alla circolazione». Parrebbe già chiusa la polemica, anche se resta da capire come sia possibile che un programma televisivo così importante non si sia informato abbastanza, al punto di invitare il proprio pubblico a «fare ricorso per le multe ricevute per sosta all'interno della carreggiata». Il pericolo è che alcuni cittadini seguano il consiglio, andando a pagare 30 euro per il “contributo unificato” più altri 8 euro per i diritti amministrativi: 38 euro (cioè più dell'importo della multa stessa) per portare avanti un ricorso che potrebbero perdere. Tanto che anche le associazioni dei consumatori sarde sono caute sul da farsi. ( d. g. )