Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Voto, spunta l'ipotesi del 15 maggio

Fonte: L'Unione Sarda
28 febbraio 2011


La data verrà decisa da Cappellacci, forse dopo la discussione in Consiglio regionale della legge salva-Circoscrizioni

Comunali assieme al referendum? Si preparano le liste

Per prima cosa, la data: manca ancora la delibera del presidente della Giunta regionale, ma l'ipotesi più probabile è quella del 15 maggio. In quello stesso giorno si terrà anche il referendum sul nucleare, e c'è un'alta probabilità che il governatore Ugo Cappellacci decida di accorpare - innanzitutto per una questione di risparmio - le due consultazioni elettorali. Forse la scelta verrà resa nota durante la prossima settimana, ma nell'ultima riunione di giunta è stato già fatto un passo importante: la nomina della Commissione elettorale. E la delibera che fissa la data definitiva potrebbe arrivare subito dopo il varo, da parte del Consiglio regionale, della legge che consentirebbe di salvare gli attuali numeri dell'aula di Palazzo Bacaredda. La Finanziaria nazionale impone un taglio: da 40 a 32 consiglieri. Ma la Regione potrebbe decidere di congelare lo status quo e salvare anche le Circoscrizioni, oltre alla Municipalità di Pirri. Si vedrà.
LE CANDIDATURE Che quella del 15 maggio sia la scelta più probabile lo conferma anche il fatto che tutti i possibili candidati (l'ufficialità si avrà solo con la presentazione delle liste) stiano impostando la propria campagna su questa data. Nel Pdl si ripresenteranno sicuramente i consiglieri e gli assessori uscenti. Un gruppo ben collaudato su cui si innesteranno alcune novità: due posti potrebbero essere occupati da altrettanti giovani coordinatori del partito, poi ci sarebbe spazio per i presidenti di Circoscrizione (pare che Tonio Melis , numero uno di Pirri, stia pensando di tornare nell'aula di via Roma) e ovviamente per Giuseppe Farris , se verrà confermato il no alle liste civiche. Tra i pidiellini potrebbe esserci anche il direttore generale dell'assessorato regionale al Turismo Ada Lai . Una parte importante della coalizione che sosterrà Massimo Fantola è quella rappresentata dal Polo civico. Nel movimento coordinato da Antonello Gregorini potrebbe trovar spazio il giovane avvocato Roberto Sorcinelli . Si parla anche dell'imprenditore edile Nicola Sias e di Noemi Migliavacca , ingegnere. Poi due commercialisti: Antonio Zanda (che è anche titolare di un birrificio) e Roberto Pinna . Un posto nella lista potrebbe essere occupato anche da Andrea Santucci , dell'ufficio legale dell'Enel, che sabato ha partecipato alla presentazione delle 15 mila firme del comitato “Per Fantola sindaco”. Ancora: è probabile la candidatura dell'avvocato Paolo Orrù e di Nicola Grandesso .
E i Riformatori? Nel partito di Fantola verranno riconfermati i consiglieri uscenti, mentre c'è ancora il dubbio sui due assessori, Maurizio Onorato e Gianni Giagoni . Al gruppo si aggiungerà l'avvocato Roberto Porrà , poi Gianni Casella , gestore di discoteche e locali notturni, e Antonello Pala , consigliere della seconda Circoscrizione.
Anche nel Partito democratico verranno confermati gli uscenti. Si aggiungeranno probabilmente Valentina Sanna , presidente dell'assemblea regionale del partito, e Patrizia Tramaloni , del comitato di via Peschiera. Ma la situazione nel centrosinistra è ancora molto fluida: l'area soriana del Pd starebbe pensando di presentare una lista collegata al movimento “Sardegna democratica”.
MICHELE RUFFI


L'appello
«Nel programma
si pensi alle case per i giovani»
Troppi giovani tra i 30 e 40 anni sono costretti a cercar casa lontano da Cagliari. Da questa tendenza sempre più diffusa parte l'appello del consigliere comunale Alessandro Serra al candidato sindaco Massimo Fantola: «Nel programma elettorale deve essere inserita una politica calibrata anche su questa fascia di popolazione, che porti avanti con entusiasmo quei primi progetti di social housing che tanto successo hanno avuto, e che sia capace anche di sperimentare senza paura nuove forme di edilizia cittadina a costi accessibili, con rate mensili non necessariamente legate agli istituti bancari». In questo modo si aiuterebbe una fetta di cittadini «gravati da una doppia sfortuna: non essere abbastanza ricchi da poter acquistare una casa senza troppe preoccupazioni, ma paradossalmente non essere nemmeno abbastanza poveri da rientrare nei criteri di assegnazione degli alloggi popolari».