Giovanni Dore 
 
 
 
CAGLIARI. L’Idv non ha partecipato alle primarie e quindi «noi non ci sentiamo vincolati a questo tipo di consultazione - spiega Giovanni Dore (nella foto), segretario cittadino dell’Italia dei Valori - - e ora stiamo facendo anche altri ragionamenti». Domani pomeriggio vi sarà un incontro di tutta la coalizione con Massimo Zedda (in via Emilia), ma la nostra posizione sarà probabilmente definita nella mattinata durante il vertice regionale del centrosinistra». Si è detto che voi avete chiesto a Massimo Zedda, che ha vinto le primarie, di fare un passo indietro... «Quando ci siamo incontrati, a livello cittadino, non abbiamo affrontato questo argomento. Ma in altri colloqui se ne è parlato. Per noi il problema è quello di ragionare su un elettorato moderato che non vota il Pdl, ma che difficilmente darebbe il suo assenso a una persona considerata troppo di sinistra. In questa prospettiva e considerando che la legge elettorale prevede il doppio turno, si è ragionato in questo senso: per cercare di togliere a Massimo Fantola (il leader dei Riformatori, candidato per il centrodetra a sindaco - ndr) un possibile bacino elettorale». Nell’Idv c’è la «massima considerazione per Massimo Zedda e per la sua affermazione, ma le 5.000 schede di chi ha votato alle primarie sono una cifra ridotta se confrontata coi circa centoventimila elettori potenziali. Da qui i nostri ragionamenti». (r.p.)