Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Zedda: «Lavoro e trasparenza»

Fonte: La Nuova Sardegna
28 febbraio 2011

 
Prima uscita pubblica del candidato a sindaco del centrosinistra 
 
 

CAGLIARI. «Quello che mi si chiede da tutti è di calcare il piede sull’acceleratore per la campagna elettorale», ha sottolineato Massimo Zedda (Sel), candidato a sindaco del centrosinistra. Ieri mattina ha annunciato che i partiti della coalizione si incontreranno lunedì pomeriggio nella sede del Pd in via Emilia. Il vertice fa seguito a una serie di dialogi avuti con tutti i gruppi (compreso l’Idv e l’Api di Francesco Rutelli) e servirà a dare il via all’impegno unitario.
«Con tutti c’è stato un dialogo sereno e positivo - ha precisato Zedda - anche con chi, come l’Idv, non ha partecipato alle primarie e quindi non sarebbe tenuto a riconoscere il candidato eletto nelle consultazioni. Ma sarà l’incontro della coalizione a definire le ultime questioni».
Il programma. «Da lunedì (domani, per chi legge - ndr) entreremo nello specifico, pensiamo soprattutto a una campagna tra la gente, in cui si affermi la Cagliari produttiva. Tra i temi centali vi sarà la questione del lavoro per creare nuove opportunità, della trasparenza amministrativa, della difesa e valorizzaziione dell’ambiente, e dello stimolo alle imprese. Saremo attenti anche al commercio e all’artigianato, centrali per il turismo. E ai trasporti pubblici: occorre una metropolitana di superficie che arrivi sino alla cittadella universitaria di Monserrato e che, in qualche modo, potrà sostituire i tram di un tempo».
Gli indipendentisti. Nei Rossomori si è verificata una scissione con l’uscita di Claudia Zuncheddu, a cui hanno fatto seguito le dimissioni in massa di un circolo. Inoltre l’Irs di Gavino Sale è sempre più una realtà da considerare. Da qui l’esigenza di guardare a questo mondo. «Noi ci confronteremo sui problemi delle servitù militari - ha spiegato Zedda - del bilinguismo, della cultura e della difesa dei valori indentitari. Dalla prossima settimana anche questi temi saranno oggetto di incontri e riflessioni».
Le liste civiche. Nel centrodestra sono state messe ai margini, nel centrosinistra invece «non ci sono preclusioni. Ve ne sarà certamente una - ha informato il candidato a sindaco - vicino a Filippo Petrucci (l’unico candidato che ha partecipato alle primarie come indipendente dopo aver raccolto le firme - ndr) e una come espressione del candidato a sindaco con figure autorevoli della società cagliaritana».
La fronda. Dopo la vittoria di Zedda (della Sel) alle primarie, in alcuni settori del Pd (che aveva presentato il senatore Antonello Cabras) vi sono state diverse azioni di fronda. Ma «ora queste divergenze sono state ricomposte in un confronto franco e leale. E adesso il Pd è già al lavoro per un impegno forte e leale».
La Giunta. Sino ad ora, ha informato Zedda, «non si è ancora parlato della futura Giunta, nè della presenza dei tecnici e dei politici. Certamente vi sarà almeno il 40 per cento di presenza maschile. Voglio dire che la quota delle donne sarà almeno paritaria: non si può derogare a questo principio di democrazia di genere».
Il caso Iglesias. Anche alle primarie di Iglesias ha vinto la Sel, la candidata Marta Testa: «Si è trattato di un’ottima affermazione della democrazia. Il risultato ha premiato una persona giovane e brava, con un trend omogeneo a quello di Cagliari».
Il Porto canale. «Quello che sta succedendo è difficile da comprendere, soprattutto in un momento come questo: chi investe vuole mandare avanti le proprie attività e aiutare il porto a crescere - ha sottolineato Zedda - bisogna trovare il modo per stimolare questo impegno e non bloccarlo».
L’anfiteatro romano. «A suo tempo avevo presentato, assieme a Marco Espa, una proposta per “liberare” dal rivestimento ligneo l’anfiteatro. Nello stesso tempo avevamo proposto di fare un concorso di idee per spostare in modo speculare le tribune e mettere il palco a ridosso delle gradinate. Il tutto per permettere, però, solo piccoli spettacoli. Per gli altri ci sono gli spazi della Fiera, oppure penseremo ad altri spazi».
Lo Stadio. Per Zedda l’attuale impianto dovrà restare come centro sportivo «in quanto è un patrimonio della città e della Sardegna. Per quanto riguarda il Cagliari Calcio, che è un’impresa, va detto che non possiamo costringere un operatore economico a restare in città».
La necropoli di Tuvixeddu. Su tutto il colle «si dovrà fare il parco e bisognerà raggiungere un’interlocuzione col privato. La situazione attuale è stata colpevolmente creata dal pubblico, Regione e Comune, che firmò l’accordo di programma del 2000. E quell’intesa sta danneggiando anche il privato».