Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Parcheggi disabili: rimosse 571 auto

Fonte: L'Unione Sarda
25 febbraio 2011

I “furbetti” diminuiscono ma c'è ancora chi usa gli spazi per fare veloci commissioni
Nel 2010 sono stati due al giorno gli automobilisti multati  
Circa 1.500 gli stalli per disabili. «E ne sono in arrivo un'altra trentina».
Rallegrarsi per il calo o dolersi perché il numero è ancora troppo elevato? Quando, ieri mattina, è arrivato nella scrivania dell'assessore al Traffico Maurizio Onorato il report 2010 dei vigili urbani, un dato è saltato immediatamente all'occhio: l'anno scorso, sono state rimosse 571 auto che erano parcheggiate abusivamente negli stalli per disabili; quasi 300 in meno rispetto rispetto alle 878 dell'anno precedente. «Evidentemente», riflette l'assessore, «i cagliaritani stanno diventando sempre più rispettosi». O, magari, fa ancora più paura la sanzione per il parcheggio abusivo (oltre alla multa c'è anche la decurtazione di due punti dalla patente). Impossibile stabilire la ragione: resta il fatto che, tendenzialmente, i cagliaritani rispettano i 1.500, 1.600 stalli per disabili presenti nelle strade comunali (anche se due rimozioni al giorno restano, pur sempre, un segnale negativo).
LA SITUAZIONE Ma davvero la situazione è questa? Tarda mattinata di un qualunque giorno feriale. Le strade commerciali sono, naturalmente, intasate. In via Sonnino, per esempio, le auto sono parcheggiate in doppia fila. Eppure, gli stalli riservati ai disabili sono liberi o quasi. Un automobilista, evidentemente, deve effettuare un'operazione in un bancomat. Lascia l'auto nello spazio per disabili, tiene i finestrini aperti e, giusto per confermare che la sua sosta è limitata nel tempo, accende il triangolo. In effetti, la sua permanenza dura tre minuti al massimo. Ma, se in quello spazio di tempo, fosse arrivato un disabile?
IL CENTRO Situazione identica anche in via Roma. Gli “abusivi” del parcheggio, eventualmente, utilizzano le zone riservate alle operazioni di carico e scarico. Ma gli spazi per i disabili restano liberi. Anche quello davanti al palazzo del Consiglio regionale che, vista la collocazione, è particolarmente pregiato. In via Bacaredda, nei parcheggi intorno al mercato di San Benedetto, in via Dante gli stalli per i disabili vengono rispettati. Anche in queste strade capita, raramente sembra, che qualcuno ne approfitti per effettuare qualche veloce commissione. Strade troppo frequentate dai vigili, gli automobilisti maleducati non si fidano. Le buone maniere, però, sembrano avere un “confine”: in via Pessina, in via Scano c'è chi lascia la propria auto nello spazio per disabili; addirittura, uno spazio è occupato da due auto parcheggiate in maniera a dir poco discutibile.
LE AUTORIZZAZIONI Violare il codice della strada, evidentemente, non conviene. Quegli spazi sono destinati ad automobilisti che partono svantaggiati rispetto agli altri. E gli stalli per disabili sono destinati ad aumentare ulteriormente. «Nell'ultima settimana», racconta il dirigente comunale Sergio Murgia, «ho firmato venti, trenta ordinanze per l'istituzione di stalli per disabili. Siamo stati costretti a ritardare la concessione perché in alcune strade erano in corso lavori di rifacimento del manto stradale». Dunque, un'altra trentina di persone che potranno avere un parcheggio riservato. Ma, al tempo stesso, i vigili urbani proseguiranno nell'attività di controllo. Il parcheggio riservato spetta, secondo il regolamento di attuazione del codice della strada, alle persone che hanno “effettiva capacità di deambulazione sensibilmente ridotta”. In teoria, se l'automobilista che parcheggia in uno stallo riservato non trasporta il disabile, rischia grosso. E i vigili urbani stanno controllando anche questi tipi di abuso. Perché, per qualche furbetto, avere un disabile in casa (che, magari, non esce da anni) significa avere diritto a un parcheggio riservato.
MARCELLO COCCO

25/02/2011