Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Il ministro tenga aperto l'Anfiteatro»

Fonte: L'Unione Sarda
25 febbraio 2011

Il deputato chiede una deroga per l'estate 2011. In Comune interrogazione di Porcelli
Appello di Pili a Bondi: «Bene da tutelare, serve un progetto»  
Un'ultima deroga per l'utilizzo dell'Anfiteatro con l'attuale legnaia, con gli spettacoli estivi 2011 che dovrebbero svolgersi in contemporanea al lungo iter burocratico che sarà necessario per arrivare allo smantellamento. E poi una conferenza dei servizi con la regia del Governo e un finanziamento per preservare il monumento archeologico. Così, con tre proposte concrete, il deputato del Pdl Mauro Pili ha investito il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi della spinosa questione-Anfiteatro.
IL DIVIETO Dopo le recenti prese di posizione del sovrintendente Minoja e dell'assessore comunale Pellegrini, la stagione degli spettacoli estivi è a forte rischio. Il fatto che sia iniziata la prevendita per il concerto di Paolo Conte, come ha ammesso l'organizzatore Massimo Palmas, è pura provocazione. Perché così Sardegna concerti vuole provare a rientrare in una fortezza che per ora sembra inespugnabile.
IL MINISTRO «L'Anfiteatro romano di Cagliari deve essere tutelato e valorizzato ma bloccare la prossima stagione di manifestazioni nella più importante arena culturale della Sardegna sarebbe dannoso e deleterio proprio per il sito archeologico», ha scritto Pili al ministro Bondi, «i tempi e le procedure necessarie per la progettazione e l'esecuzione degli interventi di tutela e recupero del sito archeologico consentono senza alcun problema lo svolgimento dell'intera prossima stagione nell'arena. Se dovesse prevalere la logica protesa al divieto a priori dell'utilizzo della struttura si favorirebbe un nuovo degrado scontato del compendio archeologico». Il punto è quello dell'assenza di un progetto di rimozione delle sovrastrutture: «L'assenza di un piano operativo - sostiene l'ex presidente della Regione - avrebbe l'effetto di condannare la struttura a un totale stato di abbandono, riportandola al degrado di tredici anni fa. Non ci sono i tempi per lo svolgimento di un intervento sicuro e corretto per ripristinare l'area, così come appare evidente che se l'arena restasse inutilizzata andrebbe incontro a un pericolosissimo degrado».
COMUNE Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della commissione comunale Cultura Maurizio Porcelli, che ha presentato un'interrogazione al sindaco Emilio Floris: «La Sovrintendenza sostiene che è necessario rimuovere immediatamente le strutture lignee per verificare l'entità degli eventuali danni subiti dal monumento a causa di un microclima creatosi sotto le impalcature, che avrebbe favorito la formazione di muschi e muffe sul tufo, tali da favorirne lo sgretolamento. - ricorda il consigliere di Forza Italia - Occorre rilevare che altri studiosi hanno sostenuto che i problemi non sono così evidenti, visto che la struttura lignea poggia su un reticolato di tubi e non direttamente sulla pietra. E che la formazione di muschi e muffe sul materiale tufaceo è un problema presente in natura. La pietra respira abbondantemente grazie alla camera d'aria (minimo due metri) formata dalle impalcature e la supposta creazione di un microclima dannoso è argomento che meriterebbe quantomeno un più puntuale supporto scientifico». La richiesta indirizzata al sindaco è simile a quella di Pili: «Fin quando non si sarà deciso come e quando togliere il legno, l'Anfiteatro deve continuare a essere fruibile». ( a. mur. )

25/02/2011