Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Sono pronto a non impegnarmi»

Fonte: L'Unione Sarda
23 febbraio 2011

Comunali. Nuova polemica nel Pdl cagliaritano alla vigilia del vertice di oggi a Roma
Il sindaco Floris: «Chi vuole sostegno dovrà coinvolgermi»  
Da lunedì prossimo il sindaco, che è anche coordinatore cittadino del Pdl, convocherà riunioni di partito a cadenza settimanale.
DAL NOSTRO INVIATO
ANTHONY MURONI
ROMA Il momento è solenne, ma non dei più tranquilli. Il sindaco Emilio Floris, in trasferta nella Capitale per una celebrazione sui 150 anni dell'Unità d'Italia al Senato, si lascia scappare una frase emblematica: «Le elezioni comunali? Sono pronto ad annunciare che me ne disinteresserò, pur essendo il coordinatore cittadino del Pdl. Perché? Ho visto che la struttura regionale del partito ha preso in mano la gestione della cosa, senza coinvolgermi. Evidentemente sono convinti di non avere bisogno del mio sostegno. Vorrà dire che mi comporterò di conseguenza».
LO SFOGO Di più il primo cittadino non dice. Ma è sufficiente per aprire un caso, che dovrà al più presto essere affrontato dal coordinatore regionale Mariano Delogu e dal suo vice Settimo Nizzi, oltre che dal candidato a sindaco in pectore Massimo Fantola. Perché il peso elettorale di Emilio Floris, dati alla mano, è di quelli capaci di far vibrare, e di parecchio, l'ago della bilancia.
L'ANALISI Cosa può essere stato a convincere il sindaco, il cui atteggiamento è di solito improntato alla prudenza, a lasciarsi scappare un ragionamento così netto e capace di provocare uno strappo? Possibile che si sia trattato dell'annuncio del vertice che a Roma è in programma per questo pomeriggio in via dell'Umiltà tra i coordinatori nazionali (Bondi, La Russa e Verdini) e regionali del Pdl (Delogu e Nizzi), convocato per affrontare e risolvere il nodo delle alleanze e delle candidature su Cagliari, Olbia e Iglesias. Ma più probabile che il messaggio sia stato provocato dalla gestione degli ultimi incontri, sia a livello di partito che di coalizione. Il sindaco si è sentito probabilmente scavalcato e messo all'angolo, quasi che il suo ruolo non fosse adeguatamente riconosciuto.
LA STRATEGIA Eppure i suoi collaboratori più stretti assicurano che Floris una strategia ce l'abbia. Anzitutto quella di definire al più presto con gli alleati gli assetti in caso di vittoria. Dato per scontato che non ci saranno le liste civiche "satelliti" del Pdl, il primo cittadino vorrebbe fare passare lo schema "50 e più". La metà dei posti in giunta, con l'aggiunta della carica di vicesindaco, in parole povere. Sarebbe anche pronto, da lunedì prossimo, a convocare (a cadenza settimanale) una riunione del coordinamento cittadino, preposta a esaminare le proposte di candidatura. Al netto delle incompatibilità, Floris vorrebbe arrivare a comporre una lista davvero forte, con la presenza di qualche consigliere regionale (Tocco e Sanjust, ad esempio), qualche assessore uscente (Farris e, forse, Campus) e qualche consigliere provinciale di peso (Sorgia). Lui non conferma e non smentisce: «Come potrei farlo? Fin qui non sono stato coinvolto, parlerò nelle sedi opportune».

23/02/2011