Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Caro-traghetti, turisti in calo del 25%

Fonte: L'Unione Sarda
23 febbraio 2011

Sindaci e Provincia di Cagliari contro il presunto «cartello» delle compagnie. Milia: denuncia all'Antitrust e ricorso all'Ue
Disdette molte prenotazioni nei campeggi e negli hotel  
Si mobilita la Provincia di Cagliari contro i rincari dei biglietti navali. Previsioni allarmanti per la stagione estiva.
Le previsioni sono allarmanti: il numero di turisti in arrivo nella stagione estiva è destinato a diminuire del 25% rispetto all'anno scorso e una delle principali cause è l'aumento delle tariffe per i trasporti marittimi verso la Sardegna, che secondo Altroconsumo è stato in media del 66% con punte del 130%. Il dato arriva dal Centro studi di Api sarda, che rappresenta le piccole e medie industrie private, ed è stato reso noto ieri nell'incontro tra sindaci, associazioni e consumatori, organizzato dalla Provincia di Cagliari per pianificare iniziative a favore della continuità territoriale.
IL PROBLEMA Durante la riunione è emerso un coro unanime contro le tariffe che impediscono il libero spostamento dei sardi in nave con la propria auto, ma anche preoccupazione per le attività delle industrie che importano o esportano prodotti e materie prime, oltre che per l'arrivo dei turisti e per le gravi ripercussioni sulle imprese che forniscono servizi di settore. Secondo gli operatori turistici, inoltre, i rincari stanno causando disdette da parte di chi aveva già prenotato un soggiorno nell'Isola. Per una famiglia sarda di tre persone con utilitaria al seguito, una tratta Porto Torres-Genova in cabina quadrupla (andata il 15 luglio e rientro il 20) costa 559,47 euro con Tirrenia; con Grandi Navi Veloci 653,30 euro; con Moby e Sardinia Ferries 387,05. «I rincari vanno a colpire anche i nostri emigrati, tutti quei sardi che lavorano fuori e vorrebbero tornare a casa per le vacanze», ha ricordato l'assessore al Turismo Piero Comandini, che ha organizzato l'incontro.
I SINDACI Schierati in prima linea ci sono i sindaci della provincia di Cagliari che vedono in pericolo le opportunità di crescita legate al turismo: «Il campeggio comunale di Villasimius ha registrato numerose disdette», spiega il primo cittadino Tore Sanna che ha lanciato l'allarme assieme al presidente del consorzio turistico Sardegna costa sud Marco Sorbellini, «così come i villaggi turistici. I turisti arrivano anche in auto e il problema dei trasporti navali è fondamentale per lo sviluppo del territorio. Le poche risorse che abbiamo vanno quindi concentrate per risolvere subito questo problema». Secondo il sindaco di Villaputzu Gianfranco Piu, la Regione deve assumersi le proprie responsabilità perché un territorio a forte vocazione turistica deve poter contare su un sistema di trasporti marittimi efficienti e accessibili. «In tutti questi anni ci si è imbarcati sulle liberalizzazioni e privatizzazioni e questi sono i risultati», ha detto l'assessore alle Attività produttive del Comune di Elmas Mariano Strazzeri, che ha puntato il dito anche contro i voli low cost. Preoccupazione è stata espressa anche da Marco Sulis di Confesercenti e Nicola Palomba di Confindustria Turismo.
LA DENUNCIA Il presidente della Provincia di Cagliari Graziano Milia ha annunciato una delibera della Giunta per denunciare all'Autorità garante della concorrenza e del mercato le compagnie navali Grandi Navi Veloci, Moby Lines e Sardinia Ferries «per l'ipotesi di intesa restrittiva della concorrenza sulle tratte da e per la Sardegna, da cui deriva un grave danno per l'economia turistica locale». Secondo l'ente, infatti, «tale regime dei prezzi esclude ogni possibilità di scelta conveniente per i viaggiatori, non essendovi alcuna reale alternativa al mezzo navale per tutti coloro che necessitano di viaggiare con proprio mezzo al seguito».
IL RICORSO Ma la Provincia di Cagliari punta anche a un ricorso alla commissione europea. «Quest'ultima iniziativa non rientra nelle prerogative degli enti locali, come la Provincia di Cagliari, ma noi possiamo farlo in accordo col mondo imprenditoriale e con le associazioni di categoria, cioè con soggetti interessati che possano avanzare un ricorso», ha spiegato il presidente Graziano Milia, che ha annunciato un imminente incontro per discutere i dettagli. «Bisognava evitare la formazione di un cartello. Ciò che è accaduto era annunciato e prevedibile», ha aggiunto.
I CONSUMATORI «Serve una cabina di regia che lavori in modo preventivo per il controllo delle tariffe», ha auspicato il rappresentante di Altroconsumo Sardegna Francesco Mattana: a gennaio l'associazione aveva già segnalato i rincari all'Autorità garante della concorrenza e del mercato. Intanto, sul problema della continuità territoriale i deputati Amalia Schirru (Pd) e Piergiorgio Massidda (Pdl) hanno annunciato due diverse interpellanze al ministro del Turismo Michela Brambilla, da presentare rispettivamente alla Camera e al Senato.
NICOLA PERROTTI

23/02/2011