Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il Comune preferisce la via sotterranea

Fonte: La Nuova Sardegna
22 febbraio 2011



Onorato: «In superficie stravolgerebbe del tutto la viabilità»



Capoluogo fra le prime 8 città italiane per numero di auto

CAGLIARI. Campagna elettorale che fai, metropolitana leggera che trovi. Secondo l’assessore alla viabilità del Comune, Maurizio Onorato, la periodica riesplosione del dibattito sulla metropolitana leggera è influenzata dalle competizioni elettorali perché facilmente diventa un argomento sul quale far confrontare i candidati.
Forse perché se ne sente l’esigenza?
«Si sente l’esigenza di migliorare il trasporto pubblico di massa, ma le soluzioni devono essere adeguate».
Alcune città europee di riconosciuta bellezza hanno la metropolitana leggera nel centro storico.
«Non lo discuto. Bisogna guardare con attenzione a quel che succederebbe a Cagliari col tipo di tracciato proposto a suo tempo. Li ho visti i progetti: troppo invasivi nella viabilità urbana. Le nostre strade più larghe sono via Sonnino, via dei Giudicati. Guardiamo alla linea che da piazza Sant’Avendrace doveva raggiungere via Roma: in strade del genere il mezzo di superficie stravolge la viabilità, dovrebbero diventare vie a senso unico perché altrimenti non ci sarebbe posto per passare. Non abbiamo le strade enormi di certe bellissime città».
La metropolitana è fatta anche per togliere parecchie auto dalla strada.
«Senza contare le 170 mila auto che ogni giorno entrano a Cagliari, io le ricordo che il capoluogo è tra le prime otto città in Italia per rapporto tra numero di abitanti e numero di auto. In una famiglia è facile che si arrivi ad avere anche tre auto. Il punto è che c’è una quantità di macchine che esiste già e che va gestita. Mi pare che Cagliari abbia il problema di uno sviluppo urbano che rende difficile un buon risultato da parte della metropolitana leggera. Le faccio l’esempio di viale Trieste: la città accetterebbe che venissero eliminati i parcheggi per far posto alla metropolitana? Io credo necessaria invece un’altra azione: quella di dare impulso a un tavolo tra Cagliari, i comuni dell’area vasta, la Regione e la Provincia per trovare un accordo su un progetto di trasporto pubblico».
Forse il Comune sarebbe meno chiuso verso il trenino leggero se questo potesse passare sotto la via Roma, nel sottopasso mille volte citato come opera necessaria per restituire il volto alla via Roma e all’affaccio sul porto?
«Il sottopasso lato porto non ha comunque una tempistica breve. Non ci sono risorse. Certo è che lo sviluppo della città chiede uno sviluppo del porto».
Quindi niente metropolitana?
«La nostra idea è per una metropolitana sotterranea che non interferisce con la viabilità».
Insomma a Cagliari c’è spazio solo per il Ctm.
«Che è un fiore all’occhiello per la città, l’azienda ha introdotto cambiamenti enormi, anche tecnologici. Non c’è dubbio che è un servizio da valorizzare, anche se i tagli sul trasporto pubblico saranno un problema».
Il pullman che marcia in mezzo al traffico, però, non è come la metropolitana leggera.
«Sì, perchè ci voleva più coraggio per fare certe scelte».
Per esempio?
«Moltiplicare le corsie preferenziali».
Si poteva fare.
«Voleva dire togliere parcheggi. Il punto è: migliorare la capacità politica di gestire i trasporti nell’area». (a.s.)