Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Il parco delle inaugurazioni

Fonte: La Nuova Sardegna
18 febbraio 2011


Previste cinque uscite pubbliche con relativi eventi



DEPAU Tutta l’opera è nata attorno al lirico ma oggi questo teatro subisce una crisi a cui non è stata data risposta

ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. Sono venticinquemila metri quadrati e l’obiettivo è ambizioso: creare un polo culturale integrato dedicato all’offerta musicale all’interno di un progetto di riqualificazione urbana, chiamato Parco della musica.
I costi. L’intervento, costato circa ventitre milioni di euro, ha interessato sia il ripensamento della piazza interessata (Giovanni XXIII) con fontane musicali e strutture di collegamento col lirico, che diversi altri interventi (laboratori di scenografia, uno spazio per spettacoli all’aperto, un nuovo piccolo teatro e nuovi parcheggi).
Le inaugurazioni. Secondo le «Linee guida» per la gestione del Parco sono previste almeno cinque uscite pubbliche con relativo «evento di inaugurazione a carattere locale». Una per la nuova piazza «area verde» (che si trova tra il T-hotel e il teatro lirico, dietro la scuola Sant’Alenixedda). Un’altra per piazza Nazzari, l’area spettacoli all’aperto (tra il teatro e villa Muscas). Una terza per i laboratori di scenografia e costumi. E una quarta per il nuovo teatro (di 350 posti) e il punto informativo. E infine una cerimonia di presentazione per i parcheggi interrati (per 350 posti auto complessivi) previsti nelle due piazze.
I tempi. Lunedì scorso c’è stato un sopralluogo della commissione comunale consiliare alla Cultura per verificare lo stato dei lavori. Le opere sono terminate ma non ancora collaudate e questo dovrebbe avvenire - secondo l’assessore ai Lavori pubblici Raffaele Lorrai - entro un mese. E l’inaugurazione, più o meno, entro due mesi. Date che cadranno in piena campagna elettorale», sottolinea Ninni Depau, capo gruppo del Pd in consiglio comunale. «E mi sembra veramente strano - prosegue - che siano necessarie tutte queste inaugurazioni».
Gli antefatti. La storia risale alla fine degli anni Novanta del secolo scorso e ai primi del Duemila. L’idea iniziale era quella di creare un polo culturale e turistico intorno al teatro lirico. In un primo momento era stato realizzato un consorzio («Golfo degli Angeli») a cui partecipavano, oltre al lirico, anche comuni come Villasimius e Pula, Provincia e Camera di Commercio con l’obiettivo di fare sistema per incrementare l’offerta al turista. In questo quadro nel 2002 venne firmato un Pit con la partecipazione del teatro lirico e della società Moniter (del gruppo Cualbu) per la realizzazione del Parco della musica. Il privato ha realizzato il T-hotel e il Comune (proprietario della fondazione del lirico) l’intervento di riqualificazione.
La polemica. Il problema centrale di tutto questo intervento e della tempistica di realizzazione, sottolineano sia Depau che Paolo Casu (consigliere dei Riformatori), «è che il perno del progetto, il teatro lirico, si trova in una gravissima crisi. Nello stesso tempo, però, non si pensa in modo concreto a risolvere i problemi del lirico». Secondo Depau la questione del Parco della musica va rivista «in un quadro più vasto altrimenti rischieremo di trovarci con una struttura-cattedrale nel deserto». In più, sottolinea Casu, «va notato come parte dell’area attorno al Parco sia fortemente degradata».
Le ambizioni. Nelle «Linee guida» accennate, si fanno continui riferimenti al Parco della musica di Roma (progettato da Renzo Piano). Un qualcosa che va letto come beneaugurante. Solo che, se non si risolvono i problemi legati alla crisi della fondazione del teatro lirico, le analogie rischiano di diventare ridicole.