Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Non si lasciano a casa 90 persone in questo modo»

Fonte: L'Unione Sarda
17 febbraio 2011

Rifiuti. Protesta dell'Ugl



«Una discussione piatta, priva di qualunque prospettiva o ripensamento». Così Piergiorgio Piu, segretario dell'Ugl di Cagliari, ha definito la seduta del Consiglio comunale di martedì sui problemi connessi al nuovo appalto biennale per la raccolta dei rifiuti. «L'ordine del giorno prevedeva un dibattito sui contratti di lavoro in scadenza, ma oltre la mera elencazione tecnica, pochi o nessuno hanno realmente dedicato spazio al vero problema: i 90 operai messi con garbo alla porta, privi di un grazie per gli otto anni di precariato passati a pulire la città di Cagliari», rileva Piu.
Il leader locale dell'Ugl rievoca i due slogan ricorrenti (“Cagliari capitale del Mediterraneo”, “Cagliari città turistica”) per sostenere che «se la città fosse più pulita sarebbero più adatti.
«Allo stato attuale non si può certo ricordare Cagliari per la pulizia delle sue strade», spiega Sergio Melis, segretario Ugl Igiene Urbana. «E dopo che questi 90 operai verranno licenziati l'igiene urbana non migliorerà di certo. La raccolta differenziata non aumenterà in maniera consistente finché non verrà attivata la raccolta porta-porta e l'incremento della pulizia stradale per quartiere sarebbe possibile solo con il reintegro dei perdenti il posto. Perché licenziarli, allora?», commenta Melis.
Claudio Cugusi (Pd) ha ricordato durante il consiglio comunale che abbandonare a se stessi lavoratori e famiglie senza alcuna prospettiva crea un disagio sociale che potrebbe spingere i disoccupati a trovare dubbie scappatoie per campare. Un intervento che suscita il commento di Piu: «Il mancato rinnovo del contratto è forse la via più semplice per l'amministrazione che non vuole attivarsi per trovare soluzioni ma non certo la più economica. I lavoratori e le loro famiglie», sostiene, «avranno ben presto necessità di ammortizzatori sociali, supporti per il pagamento del canone di affitto, sussidio di disoccupazione. In breve andranno a costare di più, senza produrre. Stabilizzarli con contratto regolare, invece, costerebbe meno e diverrebbe una garanzia di benessere per loro e per la società che non li avrà a carico. La soluzione trovata in questi anni con le agenzie interinali è stata più costosa ed ha eliminato qualsiasi forma di rivalsa per i lavoratori. Non è stato rispettabile il comportamento del Comune di mantenere precari 90 lavoratori per dieci anni e poi lasciarli in mezzo alla strada. Senza nemmeno un dibattito», conclude il segretario dell'Ugl cagliaritana, «che dimostri di aver a cuore il loro futuro».

17/02/2011