Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il segretario Pd: «Abbiamo perso, ora lavoriamo uniti»

Fonte: L'Unione Sarda
14 febbraio 2011

Le analisi del centrosinistra



Le ragioni della sconfitta, la strategie per uscire dall'angolo e la lista da preparare in vista delle elezioni comunali di primavera. La prima riunione del coordinamento cittadino del Pd dopo la sconfitta alle primarie del 30 gennaio è stata caratterizzata dalla lunga relazione del segretario Yuri Marcialis, che si è preso la sua parte di colpe e ha fatto un'impietosa analisi sulle difficoltà attraversate dal partito: «Le primarie servono per scegliere un candidato e non per confermare sempre e comunque la candidatura scelta dal Pd - ha ammesso - e il dato che ci ha condannato alla sconfitta è quello legato alla bassa affluenza. Senza cercare inutili giustificazioni, dico subito che tutti, io per primo, avremmo potuto e dovuto fare meglio». Dal segretario anche una conferma dell'alleanza: «Non condivido i tentativi di delegittimare il vincitore delle primarie sulla base di confronti con i risultati di altre città italiane o con quelli cagliaritani del 2006: Massimo Zedda è il candidato del centrosinistra, ha vinto in modo tanto legittimo quanto evidente e il Pd ha il dovere politico e morale di sostenerlo con forza e lealtà».
C'è anche l'ammissione del fatto che nel dibattito cittadino sin da subito erano emerse le difficoltà legate alla candidatura di Cabras e non sfugge che sarà anche necessario avviare una fase nuova nel partito, che coincida con una verifica sull'operatività degli organismi cittadini e dei circoli. Ma ora l'attenzione è tutta rivolta alle elezioni: «Lascerei perdere i sondaggi che sono circolati e partirei dal dato delle ultime provinciali. A Cagliari eravamo il primo partito con una percentuale del 21 per cento ma alle comunali l'affluenza crescerà e ci saranno molte liste civiche e sappiamo bene come tutto ciò non ci sarà d'aiuto - ha detto Marcialis - dobbiamo iniziare a parlare di problemi concreti e di visione d'insieme, rafforzando la nostra presenza sul territorio soprattutto laddove il centrodestra non è solo inconsistente ma anche invisibile: parlo delle periferie».
Ed è già tempo di nomi: «Serve una lista forte, che metta in campo tutte le nostre energie, confermando gli uscenti al primo mandato e chiedendo l'impegno e la candidatura anche di chi aveva avuto un risultato importante nel 2006. Dovremo prevedere una soglia minima di giovani (e per giovani intendo under 30) e di esterni. Per questo inizieremo una campagna di apertura alla città per chiedere ai cagliaritani di proporci istanze, progetti e idee e di portarle avanti in prima persona candidandosi con il Pd».

13/02/2011