Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Comunali, il Pdl ora stringe i tempi

Fonte: L'Unione Sarda
14 febbraio 2011

Nella riunione di questo pomeriggio non si parlerà di veti nei confronti di Udc e Fli

Anticipato il coordinamento regionale: via libera a Fantola?

Il tempo stringe e il balletto delle dichiarazioni che arrivano da Roma non aiuta certo a stemperare le tensioni. E allora il Pdl, ufficialmente per impegni parlamentari di alcuni componenti del coordinamento regionale, anticipa a oggi la riunione del suo parlamentino, inizialmente prevista per lunedì. È il vertice nel quale si devono fare i conti (interni e con gli alleati) per arrivare all'individuazione del candidato a sindaco da schierare in occasione delle elezioni comunali di primavera.
L'ALLEANZA Una scelta che sembra ormai fatta, a meno di ribaltoni. In Sardegna si arriverà all'accordo sul nome del riformatore Massimo Fantola, indicato da tutti gli alleati. Non è chiaro se questo via libera arriverà già oggi in maniera ufficiale o se l'assemblea del Pdl si limiterà a dare mandato ai coordinatori Delogu e Nizzi di presentarsi a un nuovo vertice di maggioranza, con in tasca sia l'opzione Fantola (in prima battuta) che con quella La Spisa. La seconda ipotesi ha preso sempre più corpo nelle ultime ore, in considerazione del fatto che in tanti insistono perché a Fantola sia chiesto di mettere per tempo in tavola le carte relative al programma e ai futuri assetti di Giunta. Non tanto relativamente ai nomi (sarebbe impossibile, quattro mesi prima della consultazione) quanto sui criteri da utilizzare per la formazione del nuovo esecutivo, in caso di vittoria. Ad ogni modo, la fumata bianca su Fantola potrebbe essere rimandata. Se l'indicazione non dovesse arrivare stasera, slitterà al massimo alla fine della settimana prossima.
IL DIKTAT Il retropensiero di molti, in queste ore, è rivolto alle turbolenze romane e ai rapporti sempre più tesi tra il premier Berlusconi e gli antichi alleati Casini e Fini. Tanto che, qualcuno, ha intravisto nello sfogo di giovedì («L'Udc deve essere immediatamente allontanata da tutte le Giunte a livello locale») anche una sorta di marcia indietro rispetto al via libera di una decina di giorni fa a proposito dell'alleanza sarda. Sia quella che governa la Regione che quella che si sta formando in occasione delle comunali in programma nel capoluogo sardo. A questo proposito sia il presidente della Regione Ugo Cappellacci che il segretario regionale dell'Udc (e assessore all'Ambiente) Giorgio Oppi hanno ostentato sicurezza.
L'ASSE La convinzione è che la solidità dell'alleanza sarda («con l'asse preferenziale Pdl-Udc») possa sfuggire alla regola che Berlusconi potrebbe decidere di imporre a proposito di alleanze, in caso di caduta del governo o di ulteriori tensioni con lo Scudo crociato e finiani in Parlamento. «Anche perché, in caso contrario», è il ragionamento che ha fatto Oppi con i suoi più fidati consiglieri, «si andrebbe verso il disastro». E anche il presidente Cappellacci, che pure non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sull'argomento, si sarebbe detto addirittura disponibile ad andare allo scontro con i vertici nazionali del suo partito pur di non mettere a rischio la stabilità della sua Giunta, soprattutto in considerazione della crisi economica che sta squassando l'Isola.
IL SILENZIO DI FANTOLA Chi attende in religioso e prudente silenzio è Massimo Fantola, che da giorni si limita a contatti informali con il resto dei leader della coalizione. Una questione di rispetto nei confronti del dibattito interno al Pdl ma anche la consapevolezza della precarietà di una situazione che è messa a rischio dalle difficoltà che sta attraversando il governo. Dopo aver chiuso l'accordo anche con il Movimento italiano disabili (rappresentato da Emanuele Collu) lo stesso Fantola ha ripreso i contatti con i suoi più stretti collaboratori. Chi lo conosce bene sa che la preoccupazione non è solo quella legata al via libera definitivo sul suo nome: c'è una campagna elettorale da iniziare e un'elezione da vincere. E nessuno, nemmeno dopo la sconfitta di Cabras alle primarie del centrosinistra, deve pensare che si tratti di una partita già vinta in partenza. Altrimenti il risveglio potrebbe essere molto doloroso.
ANTHONY MURONI

12/02/2011