Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Fantola candidato, l'incognita liste civiche

Fonte: L'Unione Sarda
9 febbraio 2011

Comunali. Sanjust rivendica autonomia, Farris (in corsa per fare il vicesindaco) è possibilista
L'aut aut sulle alleanze rischia di spaccare il Popolo della libertà
Gregorini e il Polo civico: «Certe imposizioni rischiano di impedire il rinnovamento della classe politica».
Tutti per Fantola, viva Fantola? A dispetto dell'unità d'intenti che è sembrata manifestarsi durante il vertice di maggioranza di villa Devoto, le acque nel centrodestra restano increspate. Il via libera al leader dei Riformatori (anche quello, tanto atteso, del Popolo della libertà) è stato accompagnato da un contemporaneo aut aut rivolto ai maggiorenti della coalizione: «Niente liste civiche personali, chi vorrà presentarsi dovrà farlo sotto le insegne ufficiali dei partiti». Linea ribadita ieri dal coordinatore regionale del Pdl Delogu: «Se si fa parte del partito non si potrà cercare approdo in altre liste». Il senatore ha anche ribadito che «il nostro è il movimento più forte, che ha guidato la città negli ultimi 18 anni. Trattiamo con tutti ma non diamo deleghe in bianco».
LE REAZIONI Un diktat che ha sollevato un vespaio e ha messo in moto una serie di inquietudini. Reazioni che il presidente Cappellacci (che ha curato la regia del vertice di lunedì sera) e il ticket di coordinatori Delogu-Nizzi ha messo nel conto, confidando in un "riassorbimento" da qua alla scadenza per la presentazione delle candidature.
I DUBBI DI FANTOLA Ma i bene informati sottolineano che qualche piccola incertezza la si respira persino nel campo del candidato in pectore Massimo Fantola: il leader riformatore ieri mattina ha incontrato il governatore Cappellacci per avere chiarimenti sull'esito del vertice tra i segretari della coalizione. E magari anche per chiederne, a proposito dell'autonomia dello stesso Fantola e dell'atteggiamento della coalizione verso Futuro e libertà e le liste civiche. Perché al fondatore dei Riformatori non sfugge il fatto che l'Udc (suo sponsor della prima ora) ben difficilmente potrebbe accettare l'ostracismo nei confronti dei finiani, ai quali anche lui si sente legato da un vincolo di fedeltà, visto che il coordinatore regionale Artizzu è stato uno dei primi a esprimersi in suo favore. E che "Polo civico" e "Patto per Cagliari", liste sostenitrici della prima ora, non possono essere lasciate per strada.
LA SFIDA A questo proposito è emblematico il commento di Antonello Gregorini, del Polo civico: «Sostanzialmente si chiede a Fantola di rifiutare il nostro appoggio - sostiene - il fondamento strategico di questa imposizione riguarda l'impossibilità di rinnovare la politica cittadina se il sindaco e la Giunta non potranno amministrare liberi dai vincoli posti dai partiti. Vincoli raramente programmatici ma, spesso, semplicemente dettati da necessità clientelari e di posizionamento. Solo se il sindaco potrà scegliere liberamente tra i cagliaritani più capaci il personale da porsi a fianco, allora, forse, si riuscirà a creare la città-impresa e uscire dalle secche di questa decadenza sempre più evidente».
PDL IN SUBBUGLIO I dubbi di Fantola non sono niente, se confrontati alle reazioni che si registrano all'interno del Pdl. Il consigliere regionale Carlo Sanjust aveva già preso in considerazione l'ipotesi di un divieto per le liste civiche e aveva detto di non essere comunque disponibile a fare passi indietro rispetto alla presentazione della lista Centro Giovani, da lui sponsorizzata. A meno di fatti nuovi, dunque, ci sarà da fare i conti con la sua contrarietà alla decisione assunta nel vertice di villa Devoto, anche se non è detto che si arriverà a uno strappo. Ieri, su questo tema, è stato laconico: «Tutti sanno come la penso, dunque vediamo quali sono le reali intenzioni e se le conseguenze sono state messe nel conto».
Più fluida la situazione legata a "Lavoro&Quartieri" (la lista che fa capo all'assessore al Personale Giuseppe Farris) e alla lista civica che stava preparando il senatore Piergiorgio Massidda. Farris preferisce non fare dichiarazioni, ma i partecipanti al vertice di otto giorni fa a Roma giurano di averlo trovato disponibile a ritirare la lista, in nome dell'unità del partito. In cambio di cosa? Si vocifera l'offerta del posto da vicesindaco e una delega assessoriale importante. Anche se la partita per il ruolo di vice è più che mai aperta e in corsa ci sarebbe anche l'ex super-dirigente comunale Ada Lai, che ha più volte ribadito la necessità di dare uno spazio importante alle donne.
INCOGNITA MASSIDDA I movimenti che in occasione delle scorse provinciali si sono riuniti attorno a Piergiorgio Massidda sono in subbuglio: la lista civica era praticamente pronta, composta da esponenti della società civile che non sono identificabili col Pdl. Riassorbire il malcontento, in caso di rinuncia, non sarà facile.
ANTHONY MURONI

09/02/2011