Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Stop alla cessione dell'ex caserma

Fonte: L'Unione Sarda
7 febbraio 2011

Monte Urpinu. Rallenta il passaggio del deposito dell'Aeronautica all'Ente foreste
Farina: «Perché l'assessore ci mette i bastoni tra le ruote?»
L'Ente foreste vorrebbe trasformarlo in parco, ma l'assessorato regionale agli Enti locali tira il freno a mano.
«Non capisco perché, ma ci stanno mettendo i bastoni tra le ruote». Parlare di guerra intestina sembra azzardato, ma è l'unico modo per descrivere la vicenda che riguarda il vecchio deposito dell'Aeronautica militare di Monte Urpinu. Il passaggio dell'ex bene militare dalla Regione (diventata proprietaria) all'Ente foreste (istituzione regionale) sembrava cosa fatta. Invece no. Il nuovo assessore agli Enti locali Nicolò Rassu tira il freno a mano: «Prima devo discuterne con il presidente Cappellacci e con l'assessore all'Ambiente Giorgio Oppi».
L'INTOPPO Eppure la trafila per il passaggio era stata già conclusa dal predecessore di Rassu, Gabriele Asunis. «Si manifesta la disponibilità per procedere al loro trasferimento» aveva scritto il 5 marzo dell'anno scorso su carta riciclata dell'assessorato agli Enti locali, finanze e urbanistica Asunis. E di quella nota il presidente dell'Ente foreste Paolo Salvatore Farina aveva tenuto conto. Anche perché Asunis chiedeva «notizia sui tempi necessari per liberare l'immobile di viale Merello che ospita la direzione generale dell'Ente», quasi volesse accelerare i tempi. Ciascuno per la sua parte si era dato da fare per portare a buon fine l'iniziativa. I progettisti avevano preparato le tavole e individuato i finanziamenti per trasformare l'ex deposito in un bosco a disposizione di cagliaritani e turisti. In cambio Farina aveva offerto la palazzina di viale Merello che ospita gli uffici dell'Ente. Una soluzione gradita da molti: la caserma rimane bene pubblico scacciando così eventuali speculatori. Mancava solo la firma della delibera che Asunis non aveva fatto in tempo a siglare per il rimpasto della Giunta.
L'INCONTRO Quando il presidente dell'Ente foreste ha ricevuto la telefonata di convocazione per un incontro con l'assessore agli Enti locali ha pensato di aver finalmente concluso l'iter. Tutto stava procedendo nel migliore dei modi, anche perché il Consiglio di amministrazione dell'Ente foreste aveva approvato la prima di tre tranche annuali da 1,5 milioni di euro immediatamente disponibili per sistemare l'ex caserma di via Cagna. Invece ecco la doccia fredda. «Rassu ha voluto conoscere nei dettagli il progetto e questo è più che ragionevole. Poi ci ha lasciato di stucco quando ha detto di volere discutere della vicenda con il presidente della Giunta e con l'assessore all'Ambiente Giorgio Oppi. Senza considerare che la trafila burocratica per informare Cappellacci era stata già completata dal suo predecessore». E ora? «Non ne ho la più pallida idea - conclude Farina - noi siamo a disposizione per trasformare quei 15 ettari, a due passi dal parco di Molentargius in una foresta nel cuore della città con sentieri didattici e punti di avvistamento per i fenicotteri. Tutto fatto in casa». E i finanziamenti? «Siamo riusciti ad accantonare i fondi. Il nostro punto di forza sono i dipendenti: agronomi, ingegneri, fabbri, veterinari, biologi, muratori. Una forza lavoro in grado di trasformare i progetti in realtà».
L'ASSESSORE Impossibile parlare con l'assessore Rassu. Le sue dichiarazioni sono affidate all'ufficio stampa. «Riguardo l'area di Monte Urpinu, la Regione intende valorizzarla e riqualificarla in tempi rapidi per restituire ai cittadini un angolo di città di grande interesse civico. Questa linea, già avviata nel passato, verrà portata avanti rapidamente tanto che a breve la questione sarà sottoposta all'attenzione della Giunta».
ANDREA ARTIZZU

05/02/2011