Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Brotzu, guerra alle strisce blu «Scelta illegittima ed errata»

Fonte: L'Unione Sarda
4 febbraio 2011

Federconsumatori: Regione e Comune neghino i permessi


Secondo Federconsumatori, sarebbe un ulteriore balzello per i pazienti che già pagano la normale tassazione e il ticket.
Illegittima, inefficace, antieconomica, inopportuna. Non usa mezzi termini la Federconsumatori per bocciare la decisione dell'Azienda sanitaria Brotzu di istituire i parcheggi a pagamento davanti all'ospedale. L'associazione che riunisce consumatori e utenti si limita, per il momento, a inviare una lettera al Comune, all'assessorato regionale alla Sanità (e, ovviamente, alla stessa azienda ospedaliera) per contestare la decisione. L'obiettivo è che le due amministrazioni non diano i permessi (al Comune, per esempio, competono le autorizzazioni per l'istituzione di parcheggi a pagamento). Se l'iter, nonostante tutto, dovesse andare avanti, il presidente regionale Andrea Pusceddu è intenzionato a fare ricorso alle vie legali.
LA PROTESTA Nella lettera inviata da Federconsumatori vengono elencate tutte le ragioni per le quali il provvedimento è da bocciare. In primo luogo, perché, l'istituzione dei parcheggi a pagamento viene fatta “in un'area nella quale verrebbero, sostanzialmente, a mancare zone di sosta gratuita”. Non solo: mancano, per Federconsumatori, anche efficaci alternative da parte dei mezzi pubblici.
I COSTI La federazione dei consumatori, inoltre, contesta il fatto che a pagare il parcheggio sarebbero pazienti che già versano altri corrispettivi per le prestazioni ricevute, come il ticket o i vari balzelli legati alla fiscalità generale. Inoltre, aggiunge Pusceddu, si arriva all'assurdo che l'azienda Brotzu, paradossalmente, otterrebbe maggiori vantaggi quanto più è inefficiente il servizio perché il paziente sarebbe costretto a pagare il parcheggio mentre fa la fila nell'attesa della prestazione sanitaria. Una “tassa odiosa” che graverà sui pazienti bisognosi di cure e sui loro parenti.
I CALCOLI Nella lettera vengono fatti una serie di calcoli: i 1.500 posti utilizzati, mediamente, per sei ore al giorno fornirebbero 9.000 euro al giorno, essendo gestiti, ipotizza Federconsumatori, da quattro lavoratori che costerebbero all'azienda 8.000 euro mensili. “A fronte di un po' di vernice blu e di qualche macchina bigliettatrice (investimento di 30.000 euro, volendo esagerare), il gestore avrà ricavi pari a non meno di 270.000 euro mensili, 3.240.000 annui”. Il profitto, calcola Federconsumatori, non potrà essere inferiori a tre milioni l'anno, dei quali sono poco più di 550 mila andranno all'Azienda.
LE CONCLUSIONI Dunque, il provvedimento è, secondo la federazione, “illegittimo, in quanto grava sugli ammalati, in violazione del diritto alla salute; inefficace, in quanto privo di alcun positivo riflesso per la collettività; antieconomico, in quanto sbilanciato a offrire uno smodato profitto per il gestore privato; inopportuno, in quanto appare un atto di vero e proprio sciacallaggio a carico di chi già soffre”.
MARCELLO COCCO

04/02/2011