Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Emergenza-prostitute, il prefetto convoca il Comitato per l'ordine pubblico

Fonte: L'Unione Sarda
4 febbraio 2011

Sicurezza



Prostitute in viale Trieste e dintorni, si va verso la tolleranza zero: mercoledì prossimo il Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico si riunirà proprio per discutere dell'emergenza-prostituzione. Il prefetto Giovanni Balsamo ha convocato ieri il sindaco Emilio Floris e i vertici di carabinieri, polizia, guardia di finanza e vigili urbani. L'incontro servirà per cercare una soluzione a quello che gli abitanti del quartiere vivono come un vero e proprio assedio. Fino ad ora lamentele ed esposti non sono serviti a nulla.
Martedì sera la Squadra mobile della questura ha portato a termine diversi controlli: sono state fermate e accompagnate in via Amat decine di prostitute. Sono stati controllati i permessi di soggiorno e documenti delle ragazze, quasi tutte rumene, che sono state rilasciate. Un segnale chiaro: d'ora in poi il livello di tolleranza sarà basso, molto basso. E un nuovo giro di vite arriverà quasi certamente dopo la riunione del Comitato.
All'ordine del giorno potrebbe esserci anche lo studio di una sanzione amministrativa per clienti e prostitute. Un provvedimento che andrebbe nella stessa direzione del disegno di legge presentato dal ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna, ancora fermo (da due anni) negli uffici delle Commissioni del Senato. La nuova normativa modificherebbe sensibilmente la legge Merlin, e introdurrebbe il reato di «esercizio della prostituzione in luogo pubblico». Quindi ad essere colpiti non sarebbero più soltanto i clienti (che ora rischiano una sanzione amministrativa), ma anche le prostitute.
Quindi ad essere colpiti non sarebbero più soltanto i clienti (che ora rischiano una sanzione amministrativa), ma anche le prostitute. Nessun cambiamento invece per chi riceve i propri clienti in appartamenti privati. Il ddl prevede l'arresto da 5 a 15 giorni per prostitute e clienti e un'ammenda da 200 a 3.000 euro. E stabilirebbe multe da 15 mila a 150 mila euro per chi sfrutta la prostituzione minorile, oltre a una pena che va da 6 a 12 anni. Dal 13 maggio del 2009 però il testo di legge è fermo a Palazzo Madama: dovranno esprimersi le commissioni Affari costituzionali e Giustizia.

04/02/2011