Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Comune, consegnati 20 alloggi a canone concordato

Fonte: La Nuova Sardegna
2 febbraio 2011

L’opposizione: «Gli affitti (450 euro per 63 metri quadri) sono sempre troppo alti e inaccessibili ai giovani»

PIERLUIGI CARTA

CAGLIARI. Venti nuovi alloggi a cananone concordato. Ieri mattina, in presenza dell’assessore al Patrimonio ed espropriazioni Patrizio Mulas e dell’inerente commissione consiliare, sono state consegnate le chiavi degli appartamenti realizzati in via Corsica. Attesa ansiosa quella delle venti famiglie prime in graduatoria che hanno aspettato, in due appartamenti sgombri del primo piano, l’arrivo dell’assessore per le rispettive assegnazioni. Gli alloggi di via Corsica 22, come quelli di via della Pineta 77, sono stati realizzati nel quadro di “20.000 alloggi in affitto”, il Programma sperimentale di Edilizia residenziale pubblica. Il decreto del ministero dei Trasporti e delle infrastrutture che ha dato all’operazione è del 2001 e le delibere regionali e comunali risalgono al 2003. Il funzionario della commissione Efisio Ibba ha affermato che «gli alloggi sono stati concessi in locazione a canone calmierato, calcolato secondo i criteri dell’accordo territoriale per il canone concordato del 2004». Secondo l’amministrazione l’affitto risulterà inferiore rispetto a quello di mercato come previsto dall’intesa sottoscritta dalle associazioni sindacali degli inquilini e quelle della proprietà edilizia. L’assessore Mulas ha annunciato la soddisfazione dell’amministrazione per il completamento dei lavori e sottolineato che «non si tratta di alloggi Erp (case popolari), ma di alloggi di qualità, per i quali, stando ai movimenti del mercato, si spenderebbe il doppio». Gli appartamenti hanno una metratura media di 70 metri quadri. Al piano terra dell’edifico vi sono 4 alloggi a norma per gli invalidi motori e ogni appartamento «è provvisto di un parcheggio e vengono rispettati i canoni del risparmio energetico. Il tutto per circa 450 al mese». Per la consigliera comunale Marisa Depau (indipendente del Pd) «gli alloggi sono stati consegnati con troppo ritardo visto che la pubblicazione del bando di assegnazione è avvenuta nel 2006. Inoltre la qualità dei lavori realizzati in via della Pineta, lascia molto a desiderare (problemi con la caldaia e l’impossibilità di impiego del piano sotterraneo)». La Depau solleva anche dubbi sul costo dell’affitto («per 63 metri quadrati): «È troppo alto e i locatari non potranno neppure beneficiare del contributo fitto casa». E non è un caso che «gli alloggi, a pari canone, di via della Pineta e di via Malfidano, abbiano già “prodotto” inquilini morosi e l’attivazione di sfratti». Critico anche il consigliere Ninni Depau (capo gruppo del Pd): «Non c’è molto da essere orgogliosi. Si tratta di un’operazione dallo sviluppo pigro, che incide poco sulla dilagante domanda di abitazione da parte dei cittadini cagliaritani, soprattutto considerate le retribuzioni medie dei giovani e dei precari che si troverebbero a pagare metà dello stipendio per l’abitazione. La fuga continua dalla città di migliaia di cittadini dimostra l’esigenza di abitazioni a prezzi più accessibili: l’amministrazione di Emilio Floris ha fatto ben poco».