Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Viaggio nel cuore di Shakespeare

Fonte: La Nuova Sardegna
19 gennaio 2011



Al Teatro Massimo «Un sogno nella notte dell’estate» curato da Massimiliano Civica. Oggi c’è Luca Zingaretti




ENRICO PAU

CAGLIARI. Tutti i registi di teatro prima o poi fanno un viaggio dentro il pianeta scespiriano. Massimiliano Civica con il suo «Un sogno nella notte dell’estate», prodotto dallo Stabile dell’Umbria, passato nei giorni scorsi al Teatro Massimo nella Stagione dello Stabile è partito da uno dei classici del teatro di Shakespeare qualche anno dopo una sua fortunata versione del «Mercante di Venezia» premiata anche con l’Ubu. Un nuovo viaggio da Shakespeare a Shakespeare per scoprire che in fondo non ci si è mossi di un millimetro.
I plot scespiriani, per quanto siano complessi, è il caso del «Sogno», hanno degli anticorpi, sono immuni alle interpretazioni, nel senso che le riletture, i tradimenti, invece di impoverirli, o di offrire nuove chiavi di lettura, li arricchiscono, li nutrono, ne aumentano il fascino, conservano la forza originaria.
Lo spettacolo di Civica non si discosta dalla trama originaria, ma affida alla forza della parola tutta la responsabilità di condurre gli spettatori dentro questo labirinto onirico, questo gioco di simmetrie che parte dalla commedia classica per arrivare alla clownerie circense dopo essere passato, solo per un attimo, dentro i territori della Commedia dell’Arte. Tutte origini nobilissime.
Civica è regista raffinato e gioca con diversi registri in questa sua messinscena che sembra nutrirsi della classicità fin dalla confezione dei costumi, bianchi, da iconografia rubata a un cratere attico, ma poi a sorpresa, anzi, quasi a voler ferire le certezze degli spettatori, registra l’esplosiva incursione degli artigiani/attori, che del testo fanno scempio, come appunto i clown fanno scempio della realtà, e come a ben guardare i sogni stessi che la realtà rivoltano. Shakespeare è salvo, è egli stesso a chiedere queste accelerazioni. Tutti sono imprigionati nel labirinto degli specchi, delle passioni, nel labirinto della natura popolato di fate e di elfi, e di incanti, tutto si scioglie nella risata liberatoria: è il solito rito del teatro nel teatro, all’infinito.
Spettacolo semplice ma limpido e onesto nelle sue intenzioni. Compagnia di attori di buon livello fra i quali da segnalare Diego Sepe, Oscar De Summa, Elena Borgogni, Riccardo Goretti per citare solo qualche nome di un elenco lunghissimo.
E da ieri al Teatro Massimo (alle 21) va in scena «La Sirena» dal racconto «Lighea» di Giuseppe Tomasi di Lampedusa con Luca Zingaretti. Si replica sino a domenica.
Sempre per il Cedac oggi al Costantino di Macomer (ore 21) debutta «La Locandiera» di Goldoni dello Stabile di Brescia in collaborazione con le Belle Bandiere, regia di Elena Bucci. Lo spettacolo replica giovedì e venerdì al Verdi di Sassari, il 22 al Carmine di Tempio e il 23 all’Eliseo di Nuoro.