Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Un candidato Pdl? Niente fughe in avanti»

Fonte: L'Unione Sarda
19 gennaio 2011

Comune. Secondo il deputato azzurro le scelte andranno fatte assieme agli altri partiti della coalizione
Il vicecoordinatore regionale Nizzi smentisce il coordinamento cittadino
L'assegnazione della candidatura a Massimo Fantola contribuirebbe a stabilizzare la giunta regionale.
«Un candidato del Pdl e primarie ormai certe? E chi lo ha deciso? Nessuno si sogni di parlare a nome del partito senza aver prima concordato le posizioni con il coordinamento regionale».
In Parlamento si parla di bunga bunga, e maggioranza che annaspa. Ci si dà di gomito ascoltando dai deputati che fanno parte della Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera i contenuti delle intercettazioni sul caso Ruby, depositate dai pm di Milano. Ma Settimo Nizzi, da qualche settimana chiamato a esercitare il difficile ruolo di vicecoordinatore vicario del Pdl in Sardegna, si estranea dal caso del giorno e passa la mattinata al telefono, sull'asse Olbia-Cagliari. Preoccupato per l'attentato che ha scosso la città della quale è stato a lungo sindaco («spero proprio che non sia il segnale che la grossa criminalità organizzata ha messo radici in Gallura») e impegnato a risolvere la matassa delle candidature in vista delle elezioni comunali nel capoluogo sardo.
Il coordinamento cittadino del vostro partito vuole un candidato del Pdl e non Fantola. Era una mossa concordata?
«Per nulla. Sono stupito di quanto ho letto sui giornali. Devo dire che non me lo aspettavo, anche in considerazione del fatto che non più tardi di tre giorni fa il sindaco uscente Emilio Floris (che è anche alla guida del Pdl cittadino) aveva incoronato Fantola in occasione di un incontro pubblico».
Il pronunciamento del partito a livello locale significa che il Pdl avrà un suo candidato alternativo alle primarie?
«Sentire il parere della base è nostro preciso dovere. Ma nessuno scordi che ogni tipo di decisione va concordata con il vertice regionale del partito. Organismo che, d'accordo con l'esecutivo nazionale, è unico responsabile di scelte e alleanze».
Il coordinamento cittadino si deve rassegnare?
«Non ho detto questo. Sostengo, con fermezza, che le fughe in avanti non aiutano nessuno. La città di Cagliari è troppo importante nello scacchiere regionale perché qualcuno possa pensare di gestire la vicenda solo con logiche localistiche. L'appuntamento con le amministrative 2011 è troppo importante per poter ripetere errori che ci hanno penalizzato anche nel recente passato».
C'è chi dice che in fondo l'ipotesi Fantola, senza primarie, possa andarvi bene perché consentirebbe di stabilizzare la giunta regionale. È così?
«Mi pare che in questa direzione si sia pronunciato nei giorni scorsi in maniera molto lucida anche il presidente della Regione Ugo Cappellacci. Si tratta di un elemento da tenere in grande considerazione. Credo che sia uno degli aspetti che vanno tenuti in maggiore considerazione. Al di là delle giuste aspirazioni di ognuno e del fatto che il Pdl a Cagliari sarebbe certamente in grado di esprimere più di un ottimo candidato».
La strada verso le primarie è sempre più stretta?
«Né più larga, né più stretta. Il nostro coordinatore regionale Mariano Delogu ha detto che non c'è nessuna fretta e io condivido la sua analisi. Bisogna invece parlare di programmi e del rafforzamento dell'alleanza di centrodestra».
Conta il fatto che i partiti minori si siano tutti espressi per Fantola?
«Questo non ci lascia indifferenti ma non può essere certo l'unico elemento di valutazione. Noi dobbiamo trovare all'interno del nostro partito la massima unità, nell'interesse della città di Cagliari e di tutta la Sardegna».
Quali saranno i prossimi passi?
«Credo che il coordinamento regionale incontrerà al più presto i vertici cittadini per trovare una linea comune, che dovrà poi essere portata al tavolo degli alleati. Si tratta di fare scelte serie e nette. Evitando che possibili divisioni, che non ci devono e non ci possono essere, mettano a rischio un successo che non ci potrà sfuggire».
Quante possibilità ci sono che il Pdl presenti un suo candidato per le prossime comunali?
«Non mi è mai piaciuto dare i numeri. Diciamo che sono le stesse rispetto all'ipotesi che ci sia un candidato alternativo. Ho chiesto agli altri di non fare fughe in avanti, si figuri se mi rendo io protagonista di un errore del genere».
ANTHONY MURONI

19/01/2011