Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«L'Agenzia del territorio resti dov'è»

Fonte: L'Unione Sarda
18 gennaio 2011

Le associazioni professionali sottoscrivono l'ordine del giorno già approvato dalla Provincia il 22 dicembre

La Provincia ribadisce il proprio no allo smembramento della Cittadella finanziaria, che prevede il trasferimento dell'Agenzia del territorio da via Pisano a via Jenner dai primi di febbraio. Ieri, durante una riunione del consiglio, i rappresentanti dei sindacati, delle associazioni dei consumatori e quelli dei vari ordini professionali presenti in aula hanno sottoscritto l'ordine del giorno già approvato dalla Provincia il 22 dicembre con il quale si manifesta il dissenso al trasferimento degli uffici: il documento sarà trasmesso alla commissione Finanza della Camera, alla presidenza e ai capigruppo del Consiglio regionale e al Consiglio delle autonomie locali. Inoltre, sarà organizzata una conferenza di servizi alla quale partecipino, oltre alle parti presenti ieri in aula, anche l'Unione delle province e l'Anci.
Durante l'incontro, il capogruppo del Pd Stefano Delunas ha stigmatizzato l'assenza del sindaco di Cagliari (impegnato nella riunione del coordinamento cittadino del Pdl, in serata Emilio Floris ha ribadito la sua contrarietà al trasferimento) e del Prefetto, auspicando un nuovo incontro aperto a queste istituzioni, ma anche alla Regione e alle Province interessate, oltre che ai sindaci del territorio. Per Alessandro Sorgia, Pdl, urge un incontro al quale partecipino le parti presenti in aula, ma anche il presidente della Provincia, che ieri non ha potuto prendere parte al dibattito per problemi di salute.
Le associazioni di categoria hanno dichiarato di voler continuare questa battaglia: «La scelta di smembrare gli uffici della Cittadella finanziaria non è stata concertata», ha spiegato il rappresentante regionale di Altroconsumo, Francesco Mattana, «e secondo un nostro studio, gli utenti saranno costretti a spostarsi da un ufficio all'altro con un aumento dei costi e dei potenziali disservizi». Per Giorgio Vargiu (Adiconsum) «verranno meno importanti diritti dei consumatori». (n. p.)

18/01/2011