Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Beethoven e un romantico conflitto illuminista

Fonte: La Nuova Sardegna
17 gennaio 2011

Ieri e venerdì al Comunale la direzione di Umberto Benedetti Michelangeli e il pianista Benedetto Lupo



Tanti applausi per la prova musicale di due artisti eccellenti

GABRIELE BALLOI

CAGLIARI. Al Comunale due “benedetti” dalla musica: Umberto Benedetti Michelangeli e Benedetto Lupo.
Il primo direttore d’orchestra nipote di Arturo e il secondo pianista entrambi protagonisti venerdì e ieri per la Stagione del Lirico. Un programma interamente dedicato a Beethoven, fra la «Kantate auf den Tod Kaiser Joseph II» (Cantata per la morte dell’Imperatore Giuseppe II) per soli, coro e orchestra, ed il «Concerto n.3 in do minore per pianoforte e orchestra, op.37».
Fu già ospite Benedetto Lupo, nel maggio 2008 con la direzione di Yves Abel, eseguendo allora i due Concerti pianistici di Ravel, quello in re maggiore “per la sola mano sinistra” e quello in sol maggiore, a due mani.
Anche stavolta, come in quell’occasione, Lupo si è dimostrato un ammaliante ricercatore di suoni, colori, timbri molteplici. L’aspetto virtuosistico viene coniugato splendidamente con quello espressivo. Così, dall’impressionismo francese al classicismo romantico di Beethoven, non troviamo cambiata la ricchezza di nuances e di fraseggio.
Ovviamente la differenza è nello stile, nell’impronta che si deve dare alla lettura della pagina beethoveniana. L’esecuzione, fra l’altro, s’inserisce in un progetto che prevede (nel calendario del Lirico) l’integrale dei cinque Concerti per pianoforte composti dal maestro di Bonn. Nel “Terzo”, come nel n.4 e n.5, la relazione del solista con l’orchestra raggiunge il suo decisivo apice estetico, concretizzando la poetica di Beethoven, pienamente incentrata sull’idea di conflitto e risoluzione finale ottimistica.
Un ideale che difatti si richiamava ai concetti base dell’Illuminismo, gli stessi di cui si fece in parte promotore Giuseppe II d’Asburgo, alla morte del quale viene scritta appunto la Cantata celebrativa e commemorativa eseguita dal coro (preparato da Fulvio Fogliazza), più i solisti del coro stesso Tiziana Zedda, Graziella Ortu, Luana Spinola, Moreno Patteri e Antonello Pippia, e poi, solisti ospiti nonché principali, il soprano Caroline Whisnant ed il basso Frank van Hove.
La direzione di Benedetti Michelangeli è attenta quanto sentita, si vede come il direttore bresciano cerchi sempre di evidenziare le trame contrappuntistiche, così come il campo armonico di ogni frase, cesellando il discorso musicale in ogni suo dettaglio.