Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«I commissariamenti? Scippo ai Comuni»

Fonte: La Nuova Sardegna
10 gennaio 2011

Cherchi attacca la giunta su acqua, sanità e industria: ci porta via poteri e persino soldi
«Il sindaco di Sassari fa bene a opporsi, sosterremo i ricorsi»

FILIPPO PERETTI
CAGLIARI. «Il sindaco di Sassari fa bene a dire che si opporrà con ogni mezzo, ha l’appoggio dell’Anci». Tore Cherchi rilancia la battaglia contro i commissariamenti decisi dalla Regione: «E’ uno scippo di soldi e poteri agli enti locali. E come tutti gli scippi, è illegittimo».
Il caso è stato riaperto dalle delibere con le quali la giunta Cappellacci, il 30 dicembre, ha prorogato la gestione straordinaria delle Asl e ha commissariato tre Consorzi industriali (Sassari, Nuoro e Ogliastra). «Come Associazione dei Comuni - ha detto il presidente Cherchi (Pd) - ci siamo più volte pronunciati, compresi sindaci di centrodestra, contro i commissariamenti. E’ un modo per capovolgere risultati elettorali che avevano assegnato ad altri schieramenti il compito di governare quegli organismi, è un modo per impedire a Province e Comuni di decidere autonomamente il destino dei territori».
Cherchi parla di «veri e propri scandali» e al primo posto indica l’Autorità d’ambito (Ato) che governa il settore dell’acqua: «E’ un Consorzio finanziato dagli enti locali, si pensi che i Comuni - ha affermato il presidente dell’Anci - è obbligato a versare ogni anno 2 milioni e 600 mila euro, le Province 250 mila. Ma a decidere tariffe, aumentate del 13%, e investimenti è il commissario regionale. E per ricapitalizzare Abbanoa, la Regione ha pensato bene di prendere i soldi dal Fondo per i Comuni».
«Scandaloso» è anche il caso dei Consorzi industriali. «Ha ragione il sindaco Gianfranco Ganau, la Regione sta arbitrariamente svuotando di competenze le autonomie locali». Se il Comune di Sassari farà ricorso al Tar? «L’Anci lo sosterrà», ha risposto Cherchi. Anche perché in gioco ci sono questioni legate alle regole democratiche: «I governi dei Consorzi sono decisi dai sardi con le elezioni comunali e provinciali, nessuno, né a destra né a sinistra, ha il diritto di commissariare il voto».
I Comuni protestano anche per il caso delle Asl, perché i loro pareri, espresse nelle assemblee previste per l’indirizzo e il controllo del sistema sanitario, sono del tutto elusi dai commissari. «Ci sono casi di bocciature degli atti dei commissari che non sono state neppure prese in considerazione».
L’Anci ha annunciato una «nuova battaglia contro il neocentralismo regionale» che «non si è manifestato solo con i commissariamenti». E i sindaci non accettano neanche lezioni di buon governo. «I Comuni sardi - ha detto Cherchi - spendono 6 punti percentuali in meno della media nazionale per il personale, mentre per la stessa voce di bilancio la Regione Sardegna, per governare un milione e mezzo di abitanti, spende più della Regione Lombardia, che di abitanti ne ha nove milioni. Il presidente Ugo Cappellacci, quando parla di sprechi, pensi a quelli della sua Regione».
Oggi, ripresa delle votazioni in Consiglio regionale sulla Finanziaria 2011, le polemiche saranno riprese dall’opposizione.