Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'affitto passa da 49 a 710 euro

Fonte: L'Unione Sarda
10 gennaio 2011

Via Manno. Sorpresa per una coppia di anziani che vive in una casa comunale

L'assessore Mulas: «Ci adeguiamo ai prezzi di mercato»

Nell'appartamento di via Manno 8 vive un'anziana famiglia dal 1970. Con loro un figlio disoccupato. L'immobile versa in stato fatiscente.
Un aumento del canone di locazione del 1450 per cento. Da un giorno all'altro. È quanto è successo a una famiglia di anziani che dal 1970 abita in un appartamento comunale in via Manno 8 che il Comune ha ricevuto in donazione dalla Fondazione Fornara. Il paradossale episodio è l'oggetto di un'interrogazione urgente in cui il consigliere comunale del Pd Claudio Cugusi chiede al sindaco Emilio Floris «se sia a conoscenza di questa triste vicenda e quali determinazioni la Giunta intenda assumere per affrontarla e risolverla». L'assessore al Patrimonio Patrizio Mulas anticipa una spiegazione: «Abbiamo deciso di rivalutare gli affitti degli immobili e di adeguarli ai prezzi di mercato e al reddito degli occupanti».
LA SCELTA L'incremento esponenziale del canone è stata comunque una decisione inopinata visto che il 27 dicembre il Comune ha informato gli inquilini che dal mese successivo l'affitto sarebbe passato da 49 a 710 euro. I due coniugi, che percepiscono una pensione di 1000 euro, e il figlio disoccupato che risiede con loro, si sono trovati così con le spalle al muro: pagare o essere sfrattati dal piccolo appartamento al quarto piano di un palazzo costruito 80 anni fa, reso malsano dall'umidità e dalle infiltrazioni, che hanno anche causato tre crolli. Il canone era già stato aumentato a ottobre da 34 a 49 euro. Pochissimo se si considerano l'ubicazione e i prezzi di mercato. Troppo per gli inquilini e per Cugusi. «La piccola abitazione - si legge nell'interrogazione - è stata oggetto di cedimenti che hanno reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco» nel 1980, nel 1992 e nel 2005 e «costretto il Comune a provvisorie riparazioni non certo risolutive».
L'ASSESSORE Mulas spiega la politica di via Bacaredda. «Allo scadere del contratto tutti i canoni dei locali commerciali saranno adeguati sulla base del valore di mercato». Politica applicata anche ai privati: «L'affitto degli appartamenti sarà ricalcolato tenendo conto anche del reddito della famiglia, che verrà controllato dalle agenzie preposte».
LA PROPOSTA Tornando al caso specifico, nel 2006 il Comune ha proposto alla famiglia di riscattare l'appartamento pagando un anticipo di 11 mila euro in contanti e 200 euro al mese circa per diciotto anni. Ma, non avendo i soldi, gli inquilini non hanno potuto accettare l'offerta. Secondo Cugusi «è corretto e onesto che gli inquilini che non poterono acquistare l'immobile, continuino a permanere nell'abitazione pagando un canone di edilizia popolare».
MARIO GOTTARDI

08/01/2011