Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cabras apre la campagna elettorale

Fonte: L'Unione Sarda
10 gennaio 2011

Comune. Nel centrodestra si fa strada l'ipotesi dell'indicazione del riformatore Fantola

Il senatore del Pd scrive agli elettori in vista delle primarie

La frammentazione fra le fila dell'opposizione spiana la strada al candidato Pd.
Antonello Cabras. E poi, in rigoroso ordine alfabetico, Giuseppe Andreozzi, Tiziana Frongia, Filippo Petrucci e Massimo Zedda. Il senatore del Pd ha aperto la campagna elettorale per le primarie di fine mese (nelle quali mira a essere incoronato come candidato a sindaco per il centrosinistra) con una lettera aperta indirizzata ai cagliaritani. Questo mentre la strategia degli altri candidati (rispettivamente dei Rossomori, della Costituente ecologista, di un gruppo di indipendenti e di Sel) appare ancora oscura. Nessuno di loro sembra nelle condizioni di contrastare il cammino di Cabras, soprattutto dal punto di vista della visibilità e della capacità di mobilitazione dell'elettorato. Difficile che si ripeta a Cagliari l'effetto-Pisapia che qualche tempo fa, a Milano, portò alla sconfitta del candidato del Pd. Questo perché i partiti minori si sono divisi e perché, escluso Zedda, i candidati non sono sufficientemente conosciuti.
LA LETTERA Intanto Cabras prende la rincorsa: «Il governo di Cagliari e della sua complessità sono il terreno sul quale si misurerà la nostra capacità di competere per provare a vincere, per la prima volta, la sfida con il centrodestra - scrive, tra le altre cose, nella sua lettera aperta - i cambiamenti che si profilano rendono ancora più impegnativo lo sforzo da compiere per cogliere in pieno la portata dell'impresa che ci attende. È prudente prepararsi a fronteggiare un'insidia presente nel sentimento diffuso della grande opinione pubblica, rappresentata dall'attesa di sentirsi proporre la stessa ricetta per risolvere i problemi urgenti: casa, mobilità, lavoro, per citare i più ricorrenti».
DISCONTINUITÀ Il senatore prende anche le distanze dal ciclo di governo iniziato nel 1993, a guida centrodestra: «Le scelte del futuro saranno diverse, improntate alla sostenibilità - aggiunge - l'energia sarà prodotta e distribuita diversamente, la mobilità non tollererà gli sprechi e le incongruenze del presente. Le risorse pubbliche per finanziare i servizi collettivi non saranno esclusivamente trasferimenti statali o frutto della leva fiscale, in particolare se si vuole innalzare la qualità e la quantità della vita, semplicemente perché non saranno sufficienti». La sfida delle prossime settimane servirà a capire se l'analisi che il senatore propone agli elettori di centrosinistra è corretta: «Dobbiamo sfuggire il pericolo che le primarie si trasformino in una sfida fra perdenti piuttosto che nella scelta del potenziale vincitore sul centrodestra». E la conclusione è vagamente “obamiana”: «Non sarà semplice, ma si può fare».
CENTRODESTRA Intanto nel centrodestra tutto tace. L'annunciata nuova riunione del coordinamento tecnico che avrebbe dovuto stabilire in via definitiva le regole per le elezioni primarie non si è mai svolta. Così come il vertice tra coordinatori del centrodestra. È molto probabile che alla fine le consultazioni di coalizione non ci saranno, anche perché la candidatura del riformatore Massimo Fantola prende sempre più quota. Il sostegno esplicito di alcune liste civiche, il manifesto firmato da intellettuali, commercianti e altri esponenti della società cagliaritana, il sostanziale via libera del presidente della Regione Ugo Cappellacci, l'assenza di un candidato ufficiale del Pdl, hanno contribuito a “blindare” la sua posizione. È improbabile, infatti, che a poco più di quattro mesi dalle nuove elezioni il centrodestra possa ancora mettere in piedi un'organizzazione complessa come quella delle consultazioni di coalizione. Anche se si facesse in tempo, all'eventuale vincitore resterebbe poco tempo per la campagna elettorale contro il competitore di centrosinistra. Per questo, e molto altro (considerati gli endorsement di Udc, sardisti, Fli e Uds), Fantola ha ormai la strada spianata.
ANTHONY MURONI

08/01/2011