Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Tagli a Ctm e Arst, appello della Cisl alla Regione

Fonte: L'Unione Sarda
10 gennaio 2011

Trasporto pubblico. Per il sindacato a rischio anche decine di posti di lavoro



È allarme tagli sul trasporto pubblico. A lanciarlo sono le rappresentanze sindacali Fit-Cisl provinciale assieme all'Ust-Cisl di Cagliari che temono ripercussioni negative (collegamenti e personale) in particolare per l'Arst e il Ctm di Cagliari, dopo la delibera in materia adottata il 30 dicembre dalla Regione.
In base al provvedimento - spiegano i sindacati - vi sarà una riduzione di circa 650 mila chilometri nel 2011 per il Ctm, con un taglio fra il 3,5 e 4% dei contributi sinora avuti (pari a un milione e 350 mila euro). Anche L'Arst perderà circa 2,5 milioni di euro per il gommato e una significativa diminuzione contributiva per il ferrato dal valore di circa 14/15 milioni di euro. Da qui la necessità di una mobilitazione ed un appello a tutti gli enti, al mondo dell'associazionismo e alle forze imprenditoriali per sensibilizzare la Regione su questi problemi.
«La delibera - scrivono i sindacati -, proroga l'affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale alle aziende sarde per un periodo di soli tre mesi ed ipotizza, al termine di questo periodo, una razionalizzazione e dei tagli molto pesanti, in merito al servizio offerto all'utenza con forti rischi, tra l'altro, per l'occupazione nelle aziende del settore». Forte preoccupazione viene espressa «per lo scenario prefigurato dalla Regione, perché fortemente penalizzante nei confronti dell'attività di alcune aziende operanti nella provincia (Ctm e Arst), con ripercussioni negative sui dipendenti, e di alcuni servizi di valore sociale: amico Bus e trasporto pubblico verso i luoghi di lavoro fra cui le zone industriali. È sbagliato affrontare queste tematiche in una logica esclusivamente ragionieristica».
«Se la Regione confermasse questa decisione - concludono i rappresentanti sindacali - sarebbero a rischio complessivamente, fra Ctm e Arst oltre 150 posti di lavoro». La Cisl ha infine precisato che la riduzione del servizio si accompagnerà all'aumento dell'uso del mezzo privato con danni anche per l'inquinamento ambientale e per la sicurezza sul lavoro.

08/01/2011