Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In catene al Comune: «Fatemi riaprire il mio ristorante»

Fonte: L'Unione Sarda
6 agosto 2008

Protesta Lo chef Claudio Ara

Si è incatenato al cancello del Municipio per uscire da un incubo kafkiano. Claudio Ara, proprietario della Vecchia Trattoria , l'elegante ristorante di via Azuni, ha inscenato una protesta clamorosa per ottenere la riapertura del suo locale, chiuso lo scorso 24 maggio dal magistrato. Giunto davanti al Municipio qualche minuto prima delle 18, si è incatenato al cancello mentre i dipendenti del ristorante, alcuni colleghi ristoratori e un nutrito gruppo di amici si sono ritrovati per dargli manforte. Insieme a lui, anche due rappresentanti dei Cuccurus cottus , l'associazione che riunisce gli abitanti di Stampace. Tutti concordi nell'aiutare Claudio Ara a uscire da una situazione ai limiti dell'inverosimile: il ristorante è a posto secondo i tecnici del Comune e secondo gli esperti dell'Asl.
L'INTOPPO Ma non può riaprire perché, secondo il magistrato che ne ha disposto la chiusura, viola l'articolo 72 del regolamento comunale. «Il quale», spiega Ara, «prescrive che i ristoranti devono essere forniti di canna fumaria». Lui, come la gran parte dei ristoratori del centro storico, non la può mettere perché i regolamenti urbanistici non lo consentono. Ma ha risolto il problema in un altro modo. «Ho piazzato una cappa aspirante che blocca il 98 per cento di tutte le emissioni. Uno strumento molto più efficace della canna fumaria». Ma il magistrato non vuole sentire ragioni: senza la cappa fumaria non consente la riapertura della Vecchia Trattoria .
LA PROTESTA Ad Ara, dopo mesi di attesa, non è rimasto che inscenare una clamorosa protesta: mentre alcune donne-sandwich indossavano cartelli di protesta e un furgone mostrava la scritta “Liberate la Vecchia Trattoria”, lui si è incatenato al cancello del Municipio. Dove si è intrattenuto con molti dei consiglieri che si recavamo in aula per l'ultima seduta: ha raccontato loro l'incubo in cui era stato catapultato. Deciso, comunque, a non liberarsi prima di aver ottenuto qualche rassicurazione.
L'INCONTRO E qualcosina, alla fine, l'ha ottenuta. Assente il sindaco, è stato ricevuto dal vice Maurizio Porcelli che ha ascoltato le sue ragioni insieme all'assessore alle Attività produttive Paolo Carta e ai consiglieri Ugo Storelli, Paolo Casu e Marco Piras. Certo, Ara non è riuscito ad avere, come sperava, la riapertura del locale. Ma è stato rincuorato dal fatto che il Comune, alla riapertura, si occuperà del problema: quasi certamente quel fatidico articolo 72, diventato orami obsoleto (nei centri storici di tutta Italia non viene più richiesta la canna fumaria), verrà cambiato. Dunque, mentre i consiglieri saranno in vacanza, l'assessore Carta convocherà una conferenza di servizi per avviare la modifica del regolamento. E, nel frattempo, i legali di Ara chiederanno al magistrato una sospensiva della chiusura del locale. ( mar.co. )

06/08/2008