cagliari

«Fa piacere che lo Stato aumenti le deleghe e i poteri delle autorità locali, al contrario della Regione, che tende ad accentrare su di se ogni cosa». Emilio Floris accoglie con piacere (e un pizzico di polemica) il decreto attuativo firmato dal ministro dell'Interno Roberto Maroni che trasformerà i primi cittadini in «ufficiali di Governo». Questa la definizione del numero uno del Viminale.
«A Cagliari c'è già una ottima collaborazione con il Prefetto e le altre autorità», ricorda Floris, «ma un sistema di decentramento delle politiche di sicurezza può solo andare a favore dei cittadini. Non nego che a volte servirebbe maggior potere nell'applicare le sanzioni».
Sul piatto Maroni ha già messo cento milioni di euro, destinati ai sindaci per gli investimenti sulla sicurezza urbana.
La somma sarà a disposizione dei primi cittadini a settembre, quando verrà siglata una intesa con i Comuni e verrà spiegato come utilizzare al meglio i fondi.
Soldi indispensabili: «Avere maggiori poteri significa anche avere più spese. E allora è ovvio che servano finanziamenti più consistenti. Se dovremo aumentare l'attività della polizia municipale, allora serviranno anche i soldi per le nuove assunzioni. Comunque attendo di conoscere il testo della circolare, per capire che cosa cambierà in concreto».
Tra settembre e ottobre il ministero dell'Interno porterà a termine un monitoraggio insieme all'Anci (associazione nazionale dei comuni italiani): verranno controllate tutte le ordinanze emesse dai sindaci e sarà concordato insieme all'associazione la strategia per l'impiego dei fondi. ( m.r. )

06/08/2008