Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Operatori entusiasti: «Vendite alle stelle»

Fonte: L'Unione Sarda
23 dicembre 2010

San Benedetto. Tra le corsie alberi di Natale e le hostess che propongono degustazioni di prodotti tipici
Formaggi, carni Igp, pesci e crostacei tra le hit più gettonate tra i banconi
«Stavolta non possiamo proprio lamentarci. In questi giorni il mercato è sempre pieno e in attesa del clou di venerdì 24 i clienti stanno già comprando di tutto». A esultare per il buon andamento delle vendite prenatalizie è Carmelo Monni, storico formaggiaio del primo piano. «Il giro d'affari è aumentato», riferisce, «e questo per noi significa molto dopo un lungo periodo di crisi. Insieme a mia moglie Carmela sto preparando ogni giorno decine di cesti pieni di bontà e il ritmo per ora non accenna a rallentare». Cosa chiedono i clienti? «Pecorino di tutti i tipi e i nuovi salami a forma di stella che sono buoni e coreografici».
IL MACELLAIO Soddisfatto anche il macellaio Efisio Vacca: «L'anno scorso di questi tempi stavo vendendo meno», assicura, «stavolta i clienti abbondano. A parte i classici pezzi interi da fare arrosto, molti mi stanno chiedendo il gulash (piatto ungherese) con l'obiettivo di proporre un secondo diverso al Cenone». Sono mille le varianti. «Personalmente consiglio carne di vitellone, patate, cipolle, peperoni rossi, pomodoro, vino rosso e sale a sentimento. La bella figura è assicurata». Altre idee arrivano dalla polleria gestita da Chicco Serra: «Sto vendendo molte anatre e faraone», riferisce, «ma la grande novità sono i piccioni. Me li chiedono anche se sono cari (15,50 euro) e li procuro già spiumati. Per chi vuole risparmiare c'è il tacchino, altrimenti il cappone ripieno che ha un gusto spettacolare». Per i tradizionalisti la scelta non può che cadere su porchetto, agnello o capretto. «Stanno andando a ruba», conferma Mariano Cannas, (box 6), «perché si tratta di prodotti sardi Igp: l'agnello e il capretto arrivano da Santu Lussurgiu, il maialetto da Siurgus Donigala. A chi vuole variare propongo treccia, cordula, sanguinaccio e “arrosticini” di pecora. Ne sto preparando talmente tanti che non riesco più a servire al banco».
IL VERDURAIO A gonfie vele la frutta e la verdura. «C'è l'imbarazzo della scelta», spiega Tore Saba, «carciofi da mangiare crudi, sedano, finocchi e ravanelli. Come frutta, invece, pere, mele e agrumi». Soddisfatto anche Pierangelo Manca, che nel suo box esibisce una foto che lo ritrae insieme al presidente americano Obama: «Molti credono che sia quello vero, ma si tratta della statua di cera del museo di Madrid». Boom di vendite nel reparto ittico. «I crostacei scarseggiano e costano cari», riferiscono Piero Ruggiu ed Efisio Corda, «in compenso ci sono tanti pesci, a iniziare da spigole e orate». Bene le anguille, il fritto misto, i mitili e la bottarga, senza dimenticare dolci, vini e pane artigianale. Per attirare i clienti, i commercianti hanno addobbato a festa i box. Nelle corsie sono stati allestiti alberi di Natale mentre una squadra di hostess propone assaggi volanti di salumi, formaggi e olive. «Avremmo voluto fare di più», si rammarica Sergio Masella, presidente del consorzio Centro commerciale naturale San Benedetto, «ma non siamo riusciti a metterci d'accordo. L'idea era di proporre lotterie, con in palio viaggi e buoni-spesa». Sarà per l'anno prossimo. ( p. l. )

23/12/2010