Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Campus universitario, giallo sui fondi

Fonte: L'Unione Sarda
21 dicembre 2010

Per costruirlo erano stati stanziati 29 milioni, con 38 l'Ersu ha acquistato solo le aree
Gruppo di studenti presenta un esposto alla Corte dei conti
È un giallo l'importo dell'acquisto dei terreni dell'ex semoleria di viale La Playa per costruire il campus universitario.
Sull'acquisto dei terreni dell'ex semoleria di viale La Playa per costruire il campus universitario, pagati dall'Ersu circa 38 milioni di euro, un gruppo di diciassette studenti che fanno capo all'Urban Center ha presentato ieri mattina un esposto alla procura della Corte dei Conti.
Qualche giorno fa, dopo il riesplodere delle polemiche sul costo delle aree ed un lungo dibattito ospitato anche sui forum di internet, gli universitari avevano deciso di scrivere all'attuale presidente dell'Ersu, Daniela Noli, chiedendo spiegazioni sulla vicenda dei terreni che dovrebbero ospitare la cittadella degli studenti.
38 MILIONI DI EURO «Nel 2009», scrive Stefano Gregorini e gli altri firmatari al procuratore regionale contabile Tommaso Cottone, «dopo 9 anni di iter amministrativo travagliato, l'Ersu di Cagliari pagò alla società Edilia, proprietaria delle aree, una cifra di circa 38 milioni di euro. Questa somma, a nostro avviso, appare del tutto sproporzionata, in rapporto agli accordi che gli stessi due contraenti stipularono nell'anno 2006».
LA VICENDA Per capire la questione bisogna fare un salto nel passato, come spiegato dagli studenti nel corso di una conferenza stampa. «Nel febbraio del 2000», chiarisce Gregorini, «l'Ersu pubblica un bando per l'acquisizione di un immobile da adibire a casa dello studente. Un mese dopo, marzo 2000, la società Edilia Costruzioni s.p.a. presenta al Comune di Cagliari una proposta per un programma integrato di riqualificazione urbanistica che prevede la realizzazione di un complesso immobiliare nell'area ex-Sem per complessivi 95.234 metri cubi da adibire, tra le altre funzioni, a studentato».
IL SÌ DELL'ERSU Pochi mesi dopo arriva il parere favorevole dell'Ersu al progetto, mentre ad ottobre dello stesso anno il Consiglio comunale approva la proposta di piano integrato avanzata dal privato. Due anni più tardi, maggio 2002, l'Ente regionale per il diritto allo studio delibera di acquistare due fabbricati da Edilia, per circa 20 milioni e mezzo di euro. Nell'aprile del 2003, poi, il Comune approva la nuova proposta di Piano integrato, ma subito dopo arriva un contenzioso tra il privato e l'Ersu che sfocia con un ricorso davanti al Tar Sardegna. «Nel settembre 2004», prosegue Gregorini nell'esposto, «Edilia stipula una convenzione per la cessione al Comune del Silos Vecchio e dell'area destinata alla viabilità. Nel 2005 arrivano le concessioni edilizie, mentre a novembre, per concludere il contenzioso con una transazione», proseguono gli studenti, «Edilia propone all'Ersu la vendita dei fabbricati per 29 milioni di euro. Da qui la richiesta di intervento della magistratura contabile, arrivata pochi giorni dopo la lettera alla presidente dell'Ersu, Daniela Noli».
LETTERA APERTA «Abbiamo ricostruito la vicenda e chiesto conto di quanto avvenuto, mettendo in rilievo il fatto che sono stati spesi 38 milioni di euro e che non esiste alcun campus, mentre quattro anni fa per 29 milioni la stessa società aveva promesso la costruzione del campus chiavi in mano».
L'esposto degli studenti è stato firmato anche da Antonello Gregorini, presidente del Polo Civico, tra i fondatori di Urban Center. «Non ci sono solo i ragazzi che protestano nelle strade» dice Gregorini (zio del primo firmatario), «ma anche quelli che studiano e poi chiedono conto alla classe dirigente delle scelte compiute e delle risorse spese».
FRANCESCO PINNA

21/12/2010