Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Lirico, una stagione da due milioni

Fonte: L'Unione Sarda
20 dicembre 2010

Teatro. Il maestro olandese accetta l'incarico. Mercoledì l'ufficializzazione nel cda
Soudant sarà direttore artistico, mercoledì il programma
Venerdì, dopo un'infuocata assemblea, è stato deciso di coprire gli striscioni di protesta contro Pietrantonio.
Huber Soudant sarà il direttore artistico del Teatro lirico. Ieri il musicista ha confermato il suo sì al consiglio di amministrazione della Fondazione, riunito informalmente (senza i revisori dei conti) nella sala Giunta del Municipio ed ha annunciato che mercoledì presenterà il suo programma per la stagione 2011. Una stagione che, come ha chiesto il cda e come ha anticipato Soudant ai consiglieri, avrà costi contenuti: circa due milioni, un terzo in meno rispetto a quanto è stato speso nel 2009.
QUATTRO OPERE E UN BALLETTO Un budget che, secondo il direttore d'orchestra olandese, può consentire di programmare un cartellone con quattro opere e un balletto (è solo un'ipotesi) salvaguardando la qualità cui è abituato il pubblico cagliaritano. Altri tagli saranno ottenuti rimodulando la stagione sinfonica già programmata in modo da utilizzare il meno possibile coristi e orchestrali “aggiunti”, quelli che si alternano nelle repliche dei concerti facendo aumentare i costi. Significa che sarà chiesto ai musicisti un maggiore impegno.
IMPEGNO IMPORTANTE Soudant si è presentato in consiglio di amministrazione accompagnato da un esperto di sua fiducia, Giuseppe Cuccia, già coordinatore della produzione artistica del teatro Massimo di Palermo, ed ha chiarito anche gli aspetti temporali del suo impegno a Cagliari. Ha detto di essere impegnato per circa cinque settimane all'anno alla Tokyo simphony orchestra ed ha garantito che i suoi impegni in giro per il mondo gli consentono - anche per l'amore che nutre per la città - quella dedizione «importante e non residuale» che gli ha chiesto il sindaco Emilio Floris.
TREGUA SINDACALE Intanto è stata siglata una tregua tra cda e sindacati. Venerdì c'è stata un'infuocata assemblea in cui si doveva discutere, tra l'altro, della proposta fatta giovedì dal presidente della Fondazione ai sindacati. «Noi stiamo facendo il possibile per garantire un futuro al teatro in un contesto difficilissimo. Non ci sono più il direttore artistico, il direttore amministrativo, il sovrintendente ha rimesso il mandato, stiamo cercando i fondi per stipendi e tredicesime e un programma che garantisca un futuro a tutti. Ora anche voi date un segnale, eliminando gli striscioni per consentirci di lavorare e trattare serenamente».
STRISCIONI COPERTI Cgil,Cisl, Snater e Css, cioè le sigle che hanno condotto la fase più dura della protesta, hanno accettato l'invito (Uil e Libersind hanno sempre detto che giudicheranno i fatti, non le persone). Dopo quattro ore di acceso dibattito anche i più riottosi, un gruppo di dipendenti non iscritti a nessuna sigla, hanno accettato: via gli striscioni che riguardano il soprintendente dimissionario sino a lunedì sera, poi si vedrà. Ieri mattina alcuni sono stati coperti, altri eliminati. La facciata resta tappezzata.
Certo dall'assemblea non sono emersi segnali rassicuranti per i sindacati. Hanno un sufficiente controllo della situazione? Che trattativa può essere avviata a queste condizioni? «Sono preoccupato», ammette Roberto Camarra, numero uno della Slc-Cgil. Per questo lunedì le segreterie territoriali riuniranno i loro rappresentanti aziendali per cercare di capire se ci può essere una saldatura. E c'è chi si pone una domanda imbarazzante: qualcuno lavora nell'ombra per il commissariamento?
FABIO MANCA

19/12/2010