Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Premi di produzione, agitazione in Procura

Fonte: L'Unione Sarda
20 dicembre 2010

Palazzo di Giustizia. I sindacati contro i criteri, definiti «discrezionali», utilizzati da un dirigente

Alla Procura generale di Cagliari esplode la grana dei premi sulla produttività. Dopo l'incontro di venerdì scorso con la dirigente Franca Arru, finito malissimo, le segreterie territoriali di categoria Rdb-Pi, Usb, Uil-Pa, Cisl-Fps e Ugl-Intesa si sono dette pronte a scendere sul sentiero di guerra. Oggetto del contendere le modalità con cui verranno elargiti i compensi premio previsti dal Fondo unico istituito dal ministro Brunetta. La valutazione del personale, secondo i rappresentanti dei lavoratori. non sarebbe infatti ancorata a criteri obiettivi e preventivamente concordati, ma semplicemente lasciata alla discrezionalità del dirigente che può decidere a suo piacimento chi siano i buoni e i cattivi.
«In Procura generale - si legge nel comunicato congiunto dei sindacati -, quando il Dirigente amministrativo valuta i dipendenti, usa il puro e semplice criterio della discrezionalità. Tale appare la situazione, infatti, in assenza di incontri tra le parti per la “individuazione preventiva degli obiettivi da conseguire, delle prestazioni attese e dei relativi criteri di valutazione”. Non risulta che si sia mai proceduto alle “verifiche periodiche, su iniziativa del dirigente, volte a valutare il conseguimento degli obiettivi, l'andamento delle prestazioni e gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni”. Non risulta che il dirigente su tali verifiche abbia mai “redatto, congiuntamente al dipendente interessato, un verbale sintetico”. Non possiamo quindi riscontrare nessuna, pur tanto proclamata, “oggettività delle metodologie, trasparenza e pubblicità dei criteri usati e dei risultati”».
Un comportamento che i sindacalisti considerano «fortemente lesivo delle aspettative dei lavoratori che in ogni celebrazione di anno giudiziario vengono elogiati (a parole) per il complessivo apporto e per l'abnegazione dimostrata. Di quegli stessi lavoratori che subiscono tagli imposti dalle finanziarie, blocco delle assunzioni e del turn over e che, nonostante tutto, hanno mantenuto e garantito rilevanti livelli di efficienza del servizio, per essere, alla fine, destinatari di pagelle discriminatorie». Da qui l'ultimatum: «Siamo pronti ad assumere tutte le iniziative necessarie per difendere e tutelare i diritti e gli interessi dei lavoratori, e diffidiamo la delegazione di parte pubblica della Procura Generale ad assumere alcuna iniziativa unilaterale».

20/12/2010