Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«La villa di via Milano è di Badas»

Fonte: La Nuova Sardegna
14 dicembre 2010

Il Tar esamina il vincolo della Soprintendenza impugnato dal costruttore che vuole demolire la casa verde



La figlia del celebre architetto conferma: il progetto elaborato da mio padre




ELENA LAUDANTE

CAGLIARI. «La villa verde di via Milano è frutto del lavoro di mio padre». Lo ha scritto Valeria Badas, figlia dell’architetto più “caratterizzante” per la città.
La testimonianza prova che la villetta a rischio ruspe, al centro di una battaglia al Tar, è firmata da Ubaldo Badas, dunque è meritevole del vincolo della Soprintendenza per i beni architettonici e storici. Anche questo aspetto sarà dibattuto oggi al Tribunale amministrativo, dove l’avvocato dello Stato Giandomenico Tenaglia - per conto della soprintendenza di Gabriele Tola - farà valere le ragioni della tutela contro il ricorso del costruttore Bruno Cadeddu. L’imprenditore di Quartu aveva comprato la villa al civico 42 di via Milano - quella verde chiaro con le finestre “a golfo” che si intravedono tra le jacarande - prima che la Soprintendenza la congelasse, bloccando il progetto del costruttore: demolirla e realizzare una palazzina di cinque piani, o forse due edifici. Inizialmente il soprintendente Tola aveva avviato la procedura di vincolo (“dichiarazione di interesse culturale”) anche per le due ville vicine, ai civici 38-40 oltre che al 42, per poi confermare la tutela solo per quelle al 38 e al 42: la prima è la casa ad angolo con via Bari, la palazzina in stile Liberty rosa antico con le caravelle in porcellana sulle facciate. Contro il vincolo a questo edificio pende il ricorso dei proprietari Contini-Aru. La seconda è la verde, appunto, realizzata da Filippo Ferrari su progetto di Badas, il vero ispiratore. Per demolirla Cadeddu aveva chiesto l’autorizzazione al Comune che non aveva risposto. Interrogato da un consigliere d’opposizione, Massimo Zedda (Sel) l’assessore all’Urbanistica Gianni Campus aveva espresso dubbi. dubbi e si era detto preoccupato non tanto per la paventata demolizione della singola villa, quanto per il futuro urbanistico dell’intero quartiere di Bonaria. Del quale le ville, però, costituiscono la vera trama.
Nel ricorso presentato al Tar contro il vincolo della Soprintendenza, Cadeddu aveva anzitutto escluso che quella villa fosse di Badas. Tutelato dall’avvocato Benedetto Ballero, il costruttore ha comunque assicurato di voler realizzare un edificio non più alto di quelli che circondano le ville.


IL REGISTA

«A rischio l’intero quartiere»



CAGLIARI. «Appare ormai evidente che è l’intero quartiere di Bonaria rischia di perdere la propria identità architettonica. Basta fare un giro e osservare le nuove costruzioni fuori misura di via Caboni o via Padova». Enrico Pau, regista, si è battuto a lungo per la tutela delle linee architettoniche tipiche di via Milano. È stato promotore del Comitato spontaneo nato quando l’ombra delle ruspe si è allungata sulle palazzine verde e rosa: l’una ha il tratto inconfondibile del razionalista Badas, l’altra con certezza risale agli anni Quaranta, come le foto delle macerie vicine, provocate dai bombardamenti del’43, testimoniano. (e.l.)